TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI di Alessio Maria Federici. Con Ambra Angiolini, Pietro Sermonti, Sergio Rubini. Italia 2017. Durata: 90’. Voto: 2/5 (DT)
Viviana e Modesto sono amanti, ma hanno qualche problemino di comunicazione e per questo decidono, non senza ritrosie di lui, di rivolgersi ad un analista di coppia. Solo che dal punto di vista affettivo il terapeuta (molto famoso perché va anche in tv) è messo peggio di loro due, tiranneggiato e pilotato com’è dalle bizze e dai tradimenti della giovanissima amante. Sarà tratto da uno spiritoso best seller che ha scalato la top ten letteraria, ma Terapia di coppia per amanti ha una trametta esile esile, con due/tre interpreti pallidi ed esangui che inseguono un copione all’apparenza stellare con l’energia di carriole a spinta. Dettagli scenici, comicità, parenti dei protagonisti, e temi ricorrenti (il papà Franco Branciaroli sotto il solito effetto euforico teatrale; la musica sofisticatissima mai suonata da Sermonti è davvero un escamotage pesante; il cane buffo – sic, il cane buffo ancòra-) sembrano tutti elementi superficialmente connotativi di una classe media disimpegnata, colta e sfuggente, appiccicati lì con lo scotch da pacchi. Alla fine, però, il colore marrone dello scotch risulta più in risalto del pacco stesso. La Angiolini sembra sempre pensare a qualcos’altro rispetto ai pensieri del suo personaggio in scena. La splendida apparizione di Alan Sorrenti meritava una storia un po’ più surreale (ricordate Don Backy in Pane e Tulipani? Ecco, scordatevelo subito). Un’ultima cosa: complimenti per il trailer. Racconta semplicemente un altro film.