Due auto esplose, un kamikaze che si fa saltare in aria, 18 morti e più di 16 feriti. È un attacco terroristico in piena regola quello che ha colpito Mogadiscio, la capitale della Somalia. Tra le vittime ci sono anche un colonnello della polizia somala, alcuni poliziotti e un ex deputato, mentre gli assalitori erano cinque: due di questi sono stati uccisi, ha detto il capitano di polizia Mohamed Hussein. La prima autobomba, che si presume fosse guidata da un kamikaze, è esplosa davanti al Nasa-Hablod, un noto hotel frequentato da politici e altri componenti dell’elite della città. La seconda esplosione è avvenuta nella stessa area “davanti all’ex-parlamento, dove c’erano forze militari“, riferisce il sito del quotidiano Independent, citando un ufficiale di polizia, Nur Mohamed.
Il sito della Bbc conferma che questa esplosione all’ex-parlamento è avvenuta “poco dopo” la prima contro l’hotel dove c’è stata anche una sparatoria. Nell’albergo sono più di venti le persone intrappolate, compresi responsabili del governo, anche se la polizia non ha parlato di ostaggi. I terroristi sono asserragliati all’ultimo piano dell’edificio e hanno lanciato granate contro la polizia che li sta affrontando. I terroristi hanno anche tagliato l’elettricità all’hotel, mentre ormai è calata la notte anche nella capitale della Somalia e si sentono sporadici colpi di arma da fuoco attorno all’edificio situato vicino al palazzo presidenziale. Dopo le due auto esplose, una terza esplosione è stata sentita nella stessa zona: una fonte ufficiale della polizia ha precisato che si tratta di un kamikaze che si è fatto saltare in aria.
L’attentato è stato rivendicato dall’organizzazione integralista islamica somala al Shabaab. Un testimone ricoverato in ospedale per leggere ferite a una spalla e alla testa ha riferito di aver visto tre uomini armati in uniforme correre verso l’hotel dopo l’esplosione dell’autobomba a Mogadiscio: “Penso fossero combattenti Al Shabaab che provavano ad assaltare l’hotel”, ha detto l’uomo. Già testimoni di passati attacchi avevano riferito che i terroristi si erano travestiti con divise militari. Gli Al Shabaab hanno già colpito aree importanti di Mogadiscio.
L’hotel Nasa-Habloid di Mogadiscio era già stato obiettivo di un sanguinoso assalto nel 2016. Verso la fine di giugno era stata fatta esplodere un’autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell’edificio, rimanendo asserragliati per ore. Il bilancio era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili.
Dopo l’attentato-record con più di 350 morti, il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed aveva compiuto visite in paesi della regione per cercare sostegno contro l’organizzazione integralista islamica somala degli al Shabaab, cellula somala di Al Qaida dal 2012, che vuole imporre alla Somalia una versione estrema della sharia, la legge islamica. Al-Shabaab non aveva rivendicato la strage ma le autorità sono convinte che sia stato opera loro. Una forza di 22 mila uomini dell’Unione Africana (UA) dovrebbe ritirarsi e affidare la sicurezza a truppe somale entro la fine del 2020. Gli Usa quest’anno hanno aumentato il loro impegno contro gli Al Shabaab, compiendo quasi 20 raid con droni.