“Il voto siciliano è come un referendum, una linea di separazione. I siciliani decideranno se continuare a organizzare un mondo che sta scomparendo o un mondo che sta arrivando. Non è un voto politico, è un referendum. Basta vedere come sono arrivati gli altri, a segnare il territorio come i cani”. Beppe Grillo arriva a Palermo per sostenere il candidato M5s alle regionali siciliane Giancarlo Cancelleri e durante la sua passeggiata nel centro della città parla ai giornalisti dei candidati avversari e di diritto di cittadinanza. Attacca Nello Musumeci (centrodestra) definendolo “la foglia di fico degli impresentabili. Poi – ha aggiunto – dispiace che ci siano tante persone perbene, dei professionisti che gli vanno dietro. Ma è una foglia di fico”. E commenta quanto ha dichiarato il candidato del centrodestra durante il confronto con gli avversari nel corso di in Mezz’ora in più di Lucia Annunziata. “Musumeci ha detto che ha scoperto le liste degli impresentabili dai giornali quindi adesso scoprirà la lista degli assessori dai giornali. E’ sembrato Scajola quando diceva che la casa l’avevano comprata a sua insaputa”. E si sofferma sulla conduttrice Lucia Annunciata: “Mi ha fatto cambiare idea sul generale. E’ una persona corretta, basterebbe che ci fosse un pochino di correttezza, è la normalità”.
Ai giornalisti Grillo parla anche di ius soli, “una parola che svia – precisa – noi siamo aperti con alcune garanzie che ci vogliono. Per prima cosa, quando si parla di accoglienza, è che devi fare stare bene le persone che sono qua – dice – infatti il decentramento funziona perché lasci le risorse dove vengono prodotte”. Ius soli, flussi migratori, risorse, sono tutte cose “concatenate in un mondo che sta andando verso il decentramento”, aggiunge Grillo ribadendo la necessità di “controllare i flussi”. Poi, più tardi, precisa su Facebook: “Non c’è nessuna apertura al governo sullo ius soli. Come abbiamo sempre detto siamo aperti a una discussione sul diritto di cittadinanza, ma a livello europeo. Ogni altra cosa è mistificazione giornalistica. Questo governo sarebbe bene che finisse subito e si andasse al voto così limiteremmo i danni”. Il leader M5s interviene anche sulla vicenda che ha visto le dimissioni del capo di gabinetto del sindaco di Torino, Chiara Appendino, che liquida come “una storia chiusa, una cosa di cui ci siamo già dimenticati. Si è risolto tutto in 24 ore”.