Mi rivolgo anzitutto a voi, cari cittadini Cinquestelle, ma poi anche a voi, indimenticabili compagni del Pd, e persino a voialtri, adorabili camerati della Lega. Ho una proposta che risolverebbe, semplicemente, il vostro, e di tutti, principale problema politico: Matteo Renzi. Non giriamoci intorno: il problema, ormai, è lui. Pensate solo agli effetti delle sue ultime mosse politiche: l’approvazione di una legge elettorale che riconsegna l’Italia a Berlusconi, il discredito gettato su Bankitalia, l’uscita dal Pd del presidente del Senato… Renzi, ormai, è una mina vagante, un pericolo per le istituzioni. E non da oggi. Almeno da quando, fallita la spallata alla Costituzione, invece di ritirarsi in un eremo, come avrebbe fatto chiunque altro, è tornato più invelenito e arrogante di prima.
Per situazioni come questa, la democrazia ateniese aveva un istituto molto civile, magari un filino illiberale, eppure essenziale al suo funzionamento e dunque tecnicamente democratico: l’ostracismo. Funzionava così. Non occorreva che qualcuno fosse un criminale o un tiranno. Era sufficiente che mostrasse chiaramente, come nel nostro caso, di anteporre la propria ambizione agli interessi del paese. Allora scattava la procedura: il popolo si riuniva e votava su cocci di argilla, detti ostraka, l’esilio dell’ambizioso per dieci anni. Niente di troppo afflittivo e infamante, dunque: l’ostracizzato conservava i propri beni e tutti gli altri diritti, dieci anni dopo tornava, ma intanto la democrazia era salva.
Pensateci, cittadini, compagni e camerati. Non entro nei dettagli dell’introduzione dell’istituto. Ci vuole una riforma costituzionale, certo, ma Paolo Gentiloni può sempre metterci la fiducia: o no? Poi resterebbero tutti gli altri problemi: il lavoro, la corruzione, Silvio Berlusconi…
Ma almeno il problema Renzi sarebbe risolto. L’ostracismo potrebbe poi essere aggiornato, prevedendo il voto elettronico e anche la possibilità di scambi, come al calciomercato. Ad esempio: noi diamo Renzi al Brasile, insieme con Leonardo Bonucci, e loro ci danno uno stopper decente per la nazionale. Oppure lo diamo alla Francia e loro ci restituiscono Enrico Letta o Mario Balotelli: non entrambi, però, a tutto c’è un limite. Dite: ma chi se lo prende, uno così? Vero. Ma minacciamoli di esiliare da loro anche Maria Elena Boschi, Denis Verdini e tutto il circo magico, e poi vedete se non accettano di corsa.