Si rafforzano, ma continuano a non bastare per tutti gli italiani che ne avrebbero bisogno, le misure messe in campo dal governo contro la povertà. La versione definitiva della Legge di Bilancio trasmessa al Senato prevede, infatti, un assegno più alto solo per le famiglie composte da 5 o più persone e un ampliamento della platea che può avere accesso al reddito di inclusione (Rei). I nuclei più numerosi che avranno diritto al beneficio passano da 100.100 a 106mila, mentre nel complesso le famiglie che hanno i requisiti per chiedere il Rei dall’1 dicembre 2017 (lo riceveranno dal gennaio 2018) sono 499.800. Su 1,6 milioni che si trovano in condizione di indigenza. Dunque se da un lato per la prima volta, con l’entrata in vigore il 14 ottobre scorso del decreto legislativo 147, l’Italia almeno sulla carta avrà una misura nazionale per combattere la povertà, dall’altro il Rei non basta. Il Fondo per la lotta alla povertà è stato incrementato di 300 milioni di euro per il 2018, di 700 milioni nel 2019, di 665 nel 2020 e di 263 milioni all’anno a decorrere dal 2021. La dotazione supererà dunque di poco i 2 miliardi nel 2018, salendo poi 2,5 nel 2019 e 2,74 dal 2020.
LE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE DI BILANCIO – L’articolo 25 della legge di Bilancio si sofferma sulle ‘disposizioni in materia di potenziamento del contrasto alla povertà’. In particolare, la quota del fondo Povertà destinata al rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali passa dagli attuali 262 milioni per il 2018 a 297 milioni (35 milioni in più) e dagli attuali 277 annui a decorrere dal 2019 a 347 milioni nel 2019 e 352 annui a decorrere dal 2020. Sarà, poi, il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale a individuare le finalità a cui destinare lo stanziamento nello stesso fondo di altri 235 milioni di euro nel 2020 e di 263 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2021. Ai fini dell’erogazione del Reddito di inclusione, i limiti di spesa sono fissati in 1,7 miliardi nel 2018, 2,19 nel 2019, 2,15 nel 2020 e 2,13 dal 2021.
IL REDDITO DI INCLUSIONE NON BASTA – Per quanto riguarda il Reddito di inclusione, il decreto legislativo 147 stabiliva che l’aiuto corrispondesse al massimo a quello dell’assegno sociale per gli over 65 senza reddito. Tenuto conto che l’importo dipenderà comunque dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale, si parte dalla cifra di 188 euro per nuclei formati da un solo soggetto per arrivare a 485 euro per quelli con 5 o più elementi. Tra le condizioni per la concessione del Rei non ci sono solo i requisiti economici (indice Isee non superiore a 6mila euro e patrimonio immobiliare inferiore a 20mila euro), ma anche quelli che riguardano le condizioni della famiglia: nel 2018 potranno ricevere l’assegno solo quelle con figli minorenni, donne incinte, componenti disabili e disoccupati ultra 55enni. Una platea molto ristretta. Anche con le novità apportate nella Legge di Bilancio.
LE NOVITÀ DEL TESTO – Intanto un assegno più alto del 10% nei casi di famiglie numerose (fino a 530-540 euro) che contano 5 o più componenti. E poi un ampliamento della platea che può avere accesso al Rei, focalizzato soprattutto sui nuclei nei quali è presente un disoccupato over 55. La platea di beneficiari tra le famiglie più numerose passa da 100,1 mila a 106mila, mentre nel complesso i nuclei beneficiari potenziali del Rei si attestano a 499.800. E se la misura resta rivolta a cittadini italiani e comunitari, ma anche stranieri con diritto di soggiorno permanente o di lungo periodo o rifugiati politici, è stata cancellata la condizione di essere residenti regolarmente in Italia da almeno 2 anni. Troppo poco rispetto alle necessità. Tant’è che poco prima dell’approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri, a settembre scorso, l’Alleanza contro la povertà in Italia (coordinamento di oltre trenta fra associazioni, sindacati e rappresentanze di comuni e regioni) ha sottolineato che per rendere davvero universale lo strumento servono molti più fondi. Molti di più anche considerando l’allargamento rispetto alla platea di 400mila famiglie prevista inizialmente, pari a circa 1,8 milioni di persone (ossia il 38% del totale). I numeri non sono sufficienti considerando che nel nostro Paese a trovarsi in condizioni di povertà assoluta sono 4,75 milioni di italiani, il 7,9% della popolazione complessiva.
Economia
Legge di Bilancio, 300 milioni in più per la lotta alla povertà. Reddito di inclusione a un terzo delle famiglie indigenti
Nel 2018 le risorse a disposizione supereranno i 2 miliardi. Che non bastano per coprire la platea che avrebbe bisogno di un sostegno. Così nel primo anno di operatività potranno ricevere l’assegno solo i nuclei con figli minorenni, donne incinte, componenti disabili e disoccupati ultra 55enni
Si rafforzano, ma continuano a non bastare per tutti gli italiani che ne avrebbero bisogno, le misure messe in campo dal governo contro la povertà. La versione definitiva della Legge di Bilancio trasmessa al Senato prevede, infatti, un assegno più alto solo per le famiglie composte da 5 o più persone e un ampliamento della platea che può avere accesso al reddito di inclusione (Rei). I nuclei più numerosi che avranno diritto al beneficio passano da 100.100 a 106mila, mentre nel complesso le famiglie che hanno i requisiti per chiedere il Rei dall’1 dicembre 2017 (lo riceveranno dal gennaio 2018) sono 499.800. Su 1,6 milioni che si trovano in condizione di indigenza. Dunque se da un lato per la prima volta, con l’entrata in vigore il 14 ottobre scorso del decreto legislativo 147, l’Italia almeno sulla carta avrà una misura nazionale per combattere la povertà, dall’altro il Rei non basta. Il Fondo per la lotta alla povertà è stato incrementato di 300 milioni di euro per il 2018, di 700 milioni nel 2019, di 665 nel 2020 e di 263 milioni all’anno a decorrere dal 2021. La dotazione supererà dunque di poco i 2 miliardi nel 2018, salendo poi 2,5 nel 2019 e 2,74 dal 2020.
LE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE DI BILANCIO – L’articolo 25 della legge di Bilancio si sofferma sulle ‘disposizioni in materia di potenziamento del contrasto alla povertà’. In particolare, la quota del fondo Povertà destinata al rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali passa dagli attuali 262 milioni per il 2018 a 297 milioni (35 milioni in più) e dagli attuali 277 annui a decorrere dal 2019 a 347 milioni nel 2019 e 352 annui a decorrere dal 2020. Sarà, poi, il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale a individuare le finalità a cui destinare lo stanziamento nello stesso fondo di altri 235 milioni di euro nel 2020 e di 263 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2021. Ai fini dell’erogazione del Reddito di inclusione, i limiti di spesa sono fissati in 1,7 miliardi nel 2018, 2,19 nel 2019, 2,15 nel 2020 e 2,13 dal 2021.
IL REDDITO DI INCLUSIONE NON BASTA – Per quanto riguarda il Reddito di inclusione, il decreto legislativo 147 stabiliva che l’aiuto corrispondesse al massimo a quello dell’assegno sociale per gli over 65 senza reddito. Tenuto conto che l’importo dipenderà comunque dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale, si parte dalla cifra di 188 euro per nuclei formati da un solo soggetto per arrivare a 485 euro per quelli con 5 o più elementi. Tra le condizioni per la concessione del Rei non ci sono solo i requisiti economici (indice Isee non superiore a 6mila euro e patrimonio immobiliare inferiore a 20mila euro), ma anche quelli che riguardano le condizioni della famiglia: nel 2018 potranno ricevere l’assegno solo quelle con figli minorenni, donne incinte, componenti disabili e disoccupati ultra 55enni. Una platea molto ristretta. Anche con le novità apportate nella Legge di Bilancio.
LE NOVITÀ DEL TESTO – Intanto un assegno più alto del 10% nei casi di famiglie numerose (fino a 530-540 euro) che contano 5 o più componenti. E poi un ampliamento della platea che può avere accesso al Rei, focalizzato soprattutto sui nuclei nei quali è presente un disoccupato over 55. La platea di beneficiari tra le famiglie più numerose passa da 100,1 mila a 106mila, mentre nel complesso i nuclei beneficiari potenziali del Rei si attestano a 499.800. E se la misura resta rivolta a cittadini italiani e comunitari, ma anche stranieri con diritto di soggiorno permanente o di lungo periodo o rifugiati politici, è stata cancellata la condizione di essere residenti regolarmente in Italia da almeno 2 anni. Troppo poco rispetto alle necessità. Tant’è che poco prima dell’approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri, a settembre scorso, l’Alleanza contro la povertà in Italia (coordinamento di oltre trenta fra associazioni, sindacati e rappresentanze di comuni e regioni) ha sottolineato che per rendere davvero universale lo strumento servono molti più fondi. Molti di più anche considerando l’allargamento rispetto alla platea di 400mila famiglie prevista inizialmente, pari a circa 1,8 milioni di persone (ossia il 38% del totale). I numeri non sono sufficienti considerando che nel nostro Paese a trovarsi in condizioni di povertà assoluta sono 4,75 milioni di italiani, il 7,9% della popolazione complessiva.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.