Aveva solo la terza media, ma dal 2006 al 2016 ha percepito 297mila euro per ricoprire incarichi per cui invece era richiesta la laurea. A sceglierlo è stato l’ex sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, oggi nel cda di InnovaPuglia, la società che gestisce i grandi appalti e che fa capo alla Regione e indagato per abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale proprio per quella vicenda. Altro colpo per InnovaPuglia, dopo quanto accaduto la scorsa estate, quando il presidente del cda Fabrizio D’Addario, fu costretto a dimettersi una settimana dopo la sua nomina, perché finito nel registro dei pm di Bari per truffa e peculato in un’indagine sulla sua gestione all’Amgas srl, partecipata del Comune di Bari.
INDAGATO L’EX SINDACO DI BISCEGLIE – L’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina è stato nominato dal governatore Michele Emiliano nel cda dell’azienda che gestisce i grandi appalti. La vicenda che lo vede indagato dalla Procura di Trani, insieme al dirigente Vittorio Preziosa e al segretario generale del comune di Bisceglie Francesco Lazzaro (accusato di non aver vigilato sulla correttezza amministrativa dei provvedimenti adottati), riguarda però la sua attività di primo cittadino e, in particolare, la scelta di nominare con atto monocratico proprio Preziosa, oggi 76enne, prima responsabile di due uffici comunali e, in seguito, capo dell’ufficio di Gabinetto del Comune.
DIRIGENTE CON LA TERZA MEDIA – L’inchiesta è partita in seguito ad alcune verifiche della Corte dei Conti su anomalie nella spesa pubblica del Comune e sul frequente ricorso ai debiti fuori bilancio. I primi fatti contestati dal sostituto procuratore Simona Merra risalgono al 2006, quando Spina era all’inizio del primo mandato da sindaco. Secondo la Procura di Trani la nomina di Preziosa è illegittima per due ragioni. Intanto perché in organico ci sarebbero state già altre figure qualificate per il ruolo e poi perché senza aver conseguito neppure il diploma, Prezioso ha ricoperto incarichi per compensare i quali il Comune ha speso 297mila euro. Incarichi per i quali, però, era richiesta una laurea.
ALTRA TEGOLA PER INNOVAPUGLIA – Si tratta di un’altra batosta per la società partecipata della Regione, dopo quanto avvenuto tra fine luglio e gli inizi di agosto, all’interno del consiglio di amministrazione nominato dal governatore Michele Emiliano. Fabrizio D’Addario, ex consigliere comunale di centrodestra a Bari e presidente del cda, si dimise dopo una settimana dalla nomina avvenuta il 28 luglio in seguito alla sua iscrizione nel registro del sostituto procuratore della procura di Bari Marco D’Agostino che gli contestava i reati di truffa e peculato. L’ipotesi dell’accusa è che da direttore generale dell’Amgas srl, la società di distribuzione del gas del Comune di Bari, utilizzasse i beni aziendali senza però frequentare il posto di lavoro. Non resta che aspettare per sapere cosa accadrà a InnovaPuglia, già rimasta da agosto scorso senza presidente.