Grande come Giove, in orbita intorno a una stella la metà del Sole. C’è un nuovo mondo “alieno”, un mostro cosmico che incuriosisce e sorprende gli scienziati che studiano l’universo. Battezzato ‘NGTS-1b’, è descritto in uno studio in via di pubblicazione sui Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (Oxford).
NGTS-1b è il primo pianeta scoperto da una rete di dodici telescopi di nuova generazione nel deserto di Atacama, in Cile, cuore del programma ‘The Next-Generation Transit Survey’ (NGTS) dell’Osservatorio europeo meridionale (ESO). Rappresenta un autentico rompicapo per i planetologi. In base all’attuale teoria della formazione dei pianeti non dovrebbe esistere. È, infatti, un pianeta gigantesco, come Giove, ma la stella madre intorno alla quale orbita, in appena 2,6 giorni, è, invece, di taglia ridotta. Talmente piccola che, per gli scienziati, resta un autentico mistero come abbia potuto attrarre una quantità di materiale così grande da formare un pianeta enorme a distanza ravvicinata.
Il mostro cosmico è stato scovato studiando la diminuzione della luce emessa dalla stella madre a causa del transito ravvicinato del suo pianeta, che provoca piccole e brevi eclissi. L’osservazione apre, secondo gli autori, scenari interessanti. Per Peter Wheatley, dell’Università di Warwick, uno degli scopritori, “poiché la stella madre di NGTS-1b è molto comune nell’Universo, è probabile che esistano molti altri pianeti giganti. Che attendono solo di essere trovati”.
L’abstract su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society