Politica

Sanità commissariata, il presidente della Calabria Oliverio si infuria contro il governo. E urla: “Andrò a incatenarmi a Palazzo Chigi”

“Così non ha più senso governare. Andrò a incatenarmi a Palazzo Chigi”. Uno scontro tutto interno al Pd e tutto interno alle istituzioni guidate dai dem. Da una parte il governo e dall’altra la Regione Calabria. Da una parte il premier Gentiloni e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dall’altra il governatore Mario Oliverio che, a differenza del suo collega campano, Vincenzo De Luca, ancora non è riuscito a riavere la gestione della sanità calabrese, commissariata da anni. Una situazione che, di fatto, lega le mani a un presidente di una Regione dove l’80% del bilancio è rappresentato dalla spesa sanitaria. Spesa che il governo ha affidato al commissario Massimo Scura e ai vari piani di rientro che hanno bloccato le assunzioni, chiuso reparti e ospedali di periferia. Come quello di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, la cui riapertura è arrivata grazie a un provvedimento giudiziario e non politico. Ed è proprio dalla cerimonia di inaugurazione che il governatore Mario Oliverio lancia il suo appello al governo “amico”.“Sono stato eletto non per fregiarmi di un titolo – sono le parole dell’esponente del Pd – ma per servire la mia terra. Voglio essere messo nelle condizioni di farlo. Se non lo sarò mi legherò davanti a Palazzo Chigi per chiedere giustizia per la mia Regione e parlerò all’Italia di questa vergogna. È una situazione intollerabile”.