A giugno 2016 Armando Canò aveva strangolato la compagna, Bernardetta Fella. Una perizia psichiatrica aveva stabilito che l'uomo era ubriaco al momento del delitto ma comunque capace di intendere e di volere
Ha strangolato la convivente poi ha chiuso il suo corpo in un frigo in cantina. Il giudice Andrea Romito ha condannato a 18 anni di carcere con rito abbreviato Armando Canò, il 50enne che nel giugno del 2016 ha ucciso la convivente Bernardetta Fella, 55enne. La richiesta della pm Katia Marino era di 17 anni, che includevano già lo sconto di pena previsto dall’abbreviato. Una perizia psichiatrica aveva stabilito che l’uomo era ubriaco al momento del delitto ma comunque capace di intendere e di volere. Il legale di Canò – che è stato condannato per omicidio volontario e occultamento di cadavere – aveva sostenuto davanti all’accusa che si trattasse di delitto preterintenzionale. Al termine dei 18 anni di carcere, Canò dovrà trascorrerne altri tre in una casa di lavoro a Castelfranco Emilia.