“Una vittoria contaminata dagli impresentabili“. Giancarlo Cancelleri, candidato del M5s, parte all’attacco nella conferenza stampa in cui, a dati ormai consolidati, commenta il risultato delle elezioni regionali in Sicilia: “Non chiamerò il vincitore Musumeci, perché dovrei telefonare ai veri vincitori che sono i Genovese e i Cuffaro“, ha detto l’esponente grillino in conferenza stampa riferendosi a Luigi Genovese, candidato di Forza Italia e figlio del condannato in primo grado Francantonio, e agli uomini dell’ex governatore condannato in via definitiva per favoreggiamento alla mafia che figurano nelle liste del candidato del centrodestra. Quando sono state scrutinate 4.466 sezioni su 5.300 il candidato del centrodestra unito si avvia alla conquista della presidenza della Regione siciliana col 39,7 % delle preferenze. Lo segue Cancelleri col 34,7%. Poi Fabrizio Micari, candidato del Pd, con il 18,5%, Claudio Fava (lista di sinistra Cento Passi)con il 6,1 e Salvo La Rosa (frontman degli indipendentisti di Siciliani Liberi), con lo 0,72 %.
Intanto Luigi Di Maio si tira indietro dal confronto tv con Renzi: “Non sarà più lui il candidato premier”. La replica va da “Commedia ridicola” a “Coniglio”. Ma nel centrosinistra c’è un altro fronte aperto. Dopo le accuse di Davide Faraone, plenipotenziario renziano, al presidente Piero Grasso, “colpevole” di non aver accettato la candidatura a presidente, il presidente del Senato ha replicato definendo le scuse del Pd “patetiche“.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 22.44 – Musumeci: “Genovese Jr? Lo hanno votato i messinesi”
“Il successo elettorale di Genovese Jr? Lo hanno votato i messinesi e io rispetto sempre il voto. Faccio comunque notare che io ho preso due punti in meno rispetto alla mia coalizione: è chiaro che si tratta dei cosiddetti impresentabili che io ho invitato pubblicamente a non votare”. Così il presidente della Regione Nello Musumeci ha risposto a una domanda, nel corso della trasmissione televisiva Propaganda su La7, circa il risultato del figlio di Francantonio Genovese, ex parlamentare Pd ora in Fi, coinvolto nell’inchiesta sui corsi di formazione in Sicilia, che a Messina ha ottenuto oltre 17 mila preferenze.
Ore 20.59 – Berlusconi: “Confronto tra noi e M5s, Pd non è credibile”
“E’ questo il grande dato politico di queste elezioni, che poi si riflette su quelle nazionali: in Sicilia come in Italia il confronto è fra noi e i Cinque Stelle”. Così Silvio Berlusconi in una nota a commento dei risultati delle elezioni siciliane. “Il fallimento dell’esperienza di governo regionale e nazionale del Pd, e le divisioni della sinistra, non lo rendono un competitore credibile dell’ondata ribellista, pauperista e giustizialista rappresentata dal Movimento Cinque Stelle”, sottolinea l’ex premier.
Ore 20.06 – Salvini: “Lega determinante per la vittoria di Musumeci”
“Emozionato ed orgoglioso per il risultati ottenuti in Sicilia. I voti della Lega sono stati determinanti per l’elezione di Nello Musumeci. Sempre più convinto della mia scelta di offrire a tutti i 60 milioni di italiani la nostra proposta politica fondata sull’onestà, concretezza e buona amministrazione”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini.
Ore 19.44 – Musumeci: “Il centrodestra in Sicilia apripista per le prossime elezioni”
“Questo è un risultato di rilevanza nazionale: il centrodestra si ricompone e apre la strada a un appuntamento politico importante che nella prossima primavera dovrà dare all’Italia un governo degno di questo nome”. Così il governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci in conferenza stampa da Catania.
Ore 19.30 – Musumeci: “Dobbiamo recuperare chi non ha votato”
“Dobbiamo recuperare il voto del 50% dei siciliani che non si sono reati alle urne”, ha detto il candidato del centrodestra unito Nello Musumeci, in una conferenza stampa nel suo comitato elettorale.
Ore 19.14 – Fava: “Rilancio proposta unitaria della sinistra”
“I dati che abbiamo ci dicono che la lista Cento Passi dovrebbe aver superato lo sbarramento del 5%. Dopo oltre 10 anni la sinistra torna all’Ars. Il voto conferma una proposta politica in cui tutte le proposte e i linguaggi della sinistra si ritrovano in un progetto condiviso e senza bandiere separate”. Così Claudio Fava, candidato delle sinistre (Si, Possibile, Mdp), in conferenza stampa dopo la sconfitta rimediata nel voto in Sicilia.
Ore 19.08 – Con 4466 sezioni scrutinate Musumeci al 39,7 %
Quando sono state scrutinate 4.466 sezioni su 5.300 Nello Musumeci, candidato del centrodestra, si avvia alla conquista della presidenza della Regione siciliana col 39,7 % delle preferenze. Lo segue il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri col 34,7%. Poi Fabrizio Micari con il 18,5%, Claudio Fava con il 6,1 e Salvo La Rosa, con lo 0,72 %.
Ore 19.02 – Con 4401 sezioni scrutinate Musumeci al 39,7%
Il candidato di centrodestra Nello Musumeci verso la vittoria alle elezioni regionali in Sicilia. Quando mancano meno di 1000 sezioni da scrutinare (siamo a 4401 su 5300), Musumeci è al 39,7% contro il 34,8% del candidato presidente del M5S Giancarlo Cancelleri. Il rettore Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, si ferma al 18,5%. A seguire il candidato della Sinistra Claudio Fava con il 6,1% e Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) allo 0,7%.
Ore 18.57 – Ap resta fuori dall’Ars
Deve dire addio all’Assemblea siciliana, Giovanni Ardizzone, attuale presidente del Parlamento regionale e candidato nella lista di Ap-centristi, che non superando lo sbarramento del 5% rimane fuori dal Palazzo. Ardizzone, esponente di punta dei ‘centristì di Casini, era capolista a Messina, dove Ap sfiora il 5% ma la sua performance è al di sotto delle aspettative, ponendosi al penultimo posto tra tutte le liste, fa peggio solo quella dei “Siciliani liberi”.
Ore 18.41 – Di Maio: “Da qui parte l’onda che ci poterà al 40% tra 4 mesi”
“Da qui parte un’onda che può portarci tra 4 mesi al 40 % alle elezioni nazionali. Abbiamo raddoppiato il partito di Berlusconi e triplicato quelli di Renzi”. Così Luigi Di Maio (M5S) in conferenza stampa con Giancarlo Cancelleri dopo il voto in Sicilia.
Ore 18.34 – Cancelleri: “Vittoria contaminata dagli impresentabili”
“Non chiamerò il vincitore Musumeci – ha detto il candidato del M5S Giancarlo Cancelleri – perché se lo facessi ringrazierei i veri vincitori che sono i Genovese e i Cuffaro. Quella di Musumeci è una vittoria contaminata dagli impresentabili”.
Ore 18.24 – Berlusconi: “La vittoria è dei moderati”
“La Sicilia ha scelto come io avevo chiesto la strada del cambiamento, di un cambiamento vero, serio e costruttivo basato sull’onestà, la competenza e esperienza. Ho incontrato nei giorni scorsi molti elettori siciliani, ho trovato rabbia e delusione ma anche voglia di ripartire. La vittoria di Musumeci è la vittoria dei moderati che credono nella possibilità di un futuro migliore”. Lo afferma Silvio Berlusconi in un messaggio su Facebook.
Ore 18.19 -Alfano: “Voto in Sicilia negativo, ma fatta la scelta giusta”
“Il risultato siciliano è negativo”. Lo afferma il leader di Ap, Angelino Alfano commentando il voto alle regionali siciliane. “Ma anche se non abbiamo ottenuto i risultati sperati – aggiunge Alfano – non abbiamo rimpianti perché abbiamo fatto la scelta giusta”. “La coalizione di liste a sostegno di Micari ha avuto comunque un risultato dignitoso. Dentro questa coalizione noi abbiamo fatto la nostra parte e, nonostante ci amareggerebbe non entrare all’Ars, rileviamo che la percentuale siciliana è superiore alla soglia di sbarramento nazionale che è del 3%, a differenza di quella regionale che è del 5%”.
Ore 18.16 – Genovese jr è il più votato a Messina
Luigi Genovese, candidato di Forza Italia e figlio di Francantonio – condannato in primo grado a 11 anni di carcere nel processo sui corsi di formazione professionale, che coinvolge anche la moglie e altri parenti – è il più votato a Messina, dove è candidato nella lista di FI. Genovese jr, 21 anni, ha ottenuto finora 17.026 voti (a scrutinio quasi completo: 740 sezioni su 780) e in campagna elettorale era annoverato tra gli “impresentabili” delle liste di Musumeci per via dei guai giudiziari dei genitori.
Ore 17.56 – Entra all’Ars la lista dell’ex ministro Cardinale
Successo per la lista Sicilia futura, promossa dall’ex ministro Dc Salvatore Cardinale, che a tre quarti dello scrutinio sfiora il 6%, superando abbondantemente il quorum necessario per l’ingresso all’Ars. La lista personale di Cardinale, che secondo alcune proiezioni sarebbe addirittura intorno al 7%, sostiene il candidato a governatore del centrosinistra Fabrizio Micari.
Ore 17.47 – Micari: “Sinistra ha perso 6 punti dal 2012”
Chi è il responsabile della sconfitta? “Facendo un confronto tra il 2012 e oggi tutta la sinistra è scesa di sei punti. Questo dimostra che c’è stato un giudizio negativo nei confronti del governo precedente (guidato da Rosario Crocetta, ndr) e noi forse non siamo stati in grado di far passare un messaggio di discontinuità”. Lo ha detto Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Sicilia, ai microfoni di La7.
Ore 17.21 – Micari: “Ora torno a fare il rettore”
“Adesso torno a fare il rettore. Ero qui per portare avanti un progetto ma la mia vita non è la politica”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari, commentando con i giornalisti i dati delle Regionali siciliane.
Ore 17.14 – Scrutinate 3.370 sezioni, Musumeci è al 39,2%
Nello Musumeci, dati ancora provvisori, consolida il vantaggio alle elezioni regionali in Sicilia. Quando sono state scrutinate 3.370 sezioni su 5.300, Musumeci è al 39,2% mentre Giancarlo Cancelleri (M5S) è al 34,9%. Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, è fermo al 18,8%. A seguire il candidato della Sinistra Claudio Fava con il 6,2% e Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) allo 0,7%.
Ore 17.10 – Udc ed ex cuffariani oltre il 5%
L’Udc di Cesa e la lista che raggruppa ex cuffariani ed ex autonomisti brindano per il superamento dello sbarramento del 5%, che consente l’ingresso in Assemblea regionale. Entrambe le liste, che sostengono Nello Musumeci, sono sopra il 7%, quando le sezioni scrutinate sono oltre 3mila su 5.300. Festeggia anche Diventerà Bellissima, il movimento di Musumeci, che naviga sopra il 6%.
Ore 16.59 – Maroni: “Berlusconi è immortale, dà sempre lui le carte”
“Berlusconi ê immortale, l’ho sempre detto. Berlusconi è immortale ed è sempre lui che dà le carte”. E’ il commento del presidente della Lombardia, Roberto Maroni, sul voto in Sicilia. “Mi auguro – ha aggiunto scherzando – che come mi ha promesso si attivi anche con la Merkel per farci avere l’Ema”.
Ore 16.59 – Cuperlo: “Sbagliato incolpare Grasso”
“Se la casa brucia bisogna bloccare i piromani e spegnere l’incendio. Dopo il voto siciliano rinfacciarsi le colpe è la scelta peggiore mentre aggredire la seconda carica dello Stato aggiunge solo confusione e offese”. Lo dichiara in una nota Gianni Cuperlo della minoranza dem del Pd, riferendosi all’attacco sferrato da Davide Faraone al presidente del SEnato Pietro Grasso.
Ore 16.53 – Staff di Musumeci festeggia
E’ festa tra i componenti dello staff di Nello Musumeci dove si ritiene di “essere passati da un moderato ottimismo all’euforia della vittoria”.
Ore 16.52 – Scrutinate 3.207 sezioni, Musumeci al 39.2%
Quando sono state scrutinati oltre la metà delle sezioni, il dato è di 3.207 su 5.300, Nello Musumeci, candidato del centrodestra, ha il 39,2%, il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri 34,9%. Seguono Fabrizio Micari con il 18,9%, Claudio Fava con il 6,2 e Salvo La Rosa, con lo 0,72 %.
Ore 16.50 – Lista Micari rimane fuori dall’Assemblea regionale
Rimane fuori dall’Assemblea siciliana la lista “Arcipelago” che fa diretto riferimento a Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, e a Leoluca Orlando, suo big sponsor. A oltre la metà delle sezioni scrutinate, la lista si aggira poco sopra il 2%, ben lontano dallo sbarramento del 5% necessario per eleggere deputati nel Parlamento regionale.
Ore 16.10 – Domani direzione Mdp con Bersani e D’Alema
Mdp-Articolo 1 riunisce domani alle 10 la direzione al Centro congressi Cavour per fare un’analisi del voto siciliano. Alla riunione parteciperanno i leader del partito Pierluigi Bersani, Roberto Speranza, Massimo D’Alema e tutti i parlamentari e i rappresentanti regionali.
Ore 16.08 – A metà scrutinio Musumeci in vantaggio di oltre tre punti
Quando sono stati scrutinate 2610 sezioni su 5.300 il candidato del centrodestra, Sebastiano Musumeci è al 38,866% mentre quello pentastellati, Giancarlo Cancelleri è al 35,108. Fabrizio Micari al 18,942%, Claudio Fava al 6,313% e Roberto La Rosa 0,771%.
Ore 16.07 – Di Stefano (M5s): “Scarto minimo, rischio brogli”
“Purtroppo queste elezioni potrebbero essere ricordate come quelle degli impresentabili, lo scarto dei voti reali al momento è di circa 20mila voti, guarda caso i voti che potrebbe portare Francantonio Genovese (padre di Luigi, candidato della coalizione di Musumeci, ndr). Siamo preoccupati dal fatto che questo voti possa essere ricordato come quello dei grandi brogli”. Lo afferma il deputato Manlio Di Stefano, primo esponente M5S a parlare oggi al Comitato di Giancarlo Cancelleri sulle Regionali.
Ore 15.47 – Orfini: “Mdp voleva solo farci perdere”
“In Sicilia e nel Municipio X di Roma il Pd arriva terzo. Sono oggettivamente due sconfitte. E quando si perde si deve riflettere e capire gli errori per correggerli. Ma anche distinguere le legittime strumentalizzazioni politiche dai numeri e dalla storia di queste due elezioni”. Lo scrive su Facebook il presidente del Pd Matteo Orfini. “In Sicilia vincemmo con Crocetta perché la destra si divise. Oggi la destra è di nuovo unita e vince. Il Pd ha provato a lavorare sullo schema di una coalizione larga, guidata da una personalità della società civile. Non siamo riusciti fino in fondo a raggiungere questo obiettivo perché Mdp e Sinistra Italiana hanno scelto di candidare Fava con il solo obiettivo di far perdere il Pd e vincere la destra”.
Ore 15.30 – Musumeci stravince nella sua Militello
Militello val di Catania premia il suo cittadino Nello Musumeci, che alla urne nel paese d’origine ottiene quasi il 73% dei voti.
Ore 14.36 – Catania, 100 presidenti di seggio rinunciano all’incarico
Sono circa un centinaio i presidenti di seggio, sui circa 330 nominati, che sono stati sostituiti dal Comune di Catania perché avevano rinunciato. Pare che le rinunce siano da collegare alla retribuzione per l’incarico ritenuta bassa. Nessun problema ai seggi che sono stati regolarmente istituti e aperti. Secondo alcuni la sostituzione avrebbe rallentato lo scrutinio.
Ore 14.32 – Scrutinate 1.847 sezioni su 5.300, Musumeci al 38,7%
Quando sono stati scrutinate 1.847 sezioni su 5.300 il candidato del centrodestra, Sebastiano Musumeci è al 38,708% mentre quello grillino, Giancarlo Cancelleri è al 35,49. Fabrizio Micari al 18,88%, Claudio Fava al 6,177% e Roberto La Rosa 0,745%.
Ore 14.17 – Lunedì 13 convocata direzione nazionale del Pd
La Direzione nazionale del Partito democratico è convocata per lunedì 13 novembre. Si discuterà di elezioni politiche, sulla proposta di legge Pd sui vitalizi, sulla Commissione d’Inchiesta Banche, e sulla Legge di Bilancio che si sta discutendo in questi giorni in Commissione Bilancio al Senato. Lo si legge sulla rivista “Democratica”.
Ore 13.37 – Meloni: “Vittoria di Musumeci abbastanza chiara”
“Con tutti i margini di sicurezza possiamo dire che oggi è una giornata per festeggiare, mi pare che la vittoria di Nello Musumeci sia abbastanza chiara, vince la Sicilia che vuole ricostruire e non chi la vuole distruggere e la Destra coerente”. Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di FdI-An, a Catania, al comitato elettorale di Nello Musumeci.
Ore 13.29 – Scrutinate 1.219 sezioni su 5.300, Musumeci al 38,8%
Il candidato di centrodestra Nello Musumeci, in base ai dati provvisori degli scrutini, continua ad essere in vantaggio alle elezioni regionali in Sicilia. Quando sono stati scrutinate 1.219 sezioni su 5.300, Musumeci è al 38,8% mentre Giancarlo Cancelleri è al 35,2%. Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra, è fermo al 18,9%. A seguire il candidato della Sinistra Claudio Fava con il 6,1% e Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) allo 0,7%.
Ore 13.16 – Emg: “Il vincitore è Musumeci”
Il vincitore è Nello Musumeci? “Assolutamnete sì. Non c’è possibilità di recupero da parte del candidato M5s”. Lo dice Fabrizio Masia, di Emg Acqua Group, parlando a ‘L’aria che tirà su La7 ed aggiungendo che “il campione si avvicina ormai al 60%, Musumeci è in testa con il 39, Cancelleri è al 35,1%, Micari al 18,1% e Fava al 6,3%”.
Ore 13.15 – Musumeci avanti di 4 punti su Cancelleri
Quando sono oltre 1.100 le sezioni scrutinate in Sicilia su 5.300, Nello Musumeci (centrodestra) è avanti 4 punti su Giancarlo Cancelleri (M5s); entrambi doppiano Fabrizio Micari (centrosinistra); intorno al 6% Claudio Fava (sinistra), sotto l’1% Roberto La Rosa (indipendentista).
12.30 – Faraone: “Non me la sono presa con Grasso”
“Non me la sono presa con Grasso. Credo che se avessimo riproposto il modello Palermo con tutte le liste che hanno sostenuto Leoluca Orlando alle amministrative probabilmente avremmo vinto. La candidatura di Grasso era stata messa in campo all’inizio e ci ha tenuto per settimane in sospeso prima di darci una risposta. Comunque sia se fossimo partiti uniti probabilmente avremmo vinto, questo è un dato oggettivo”. Così il sottosegretario alla salute Davide Faraone ai cronisti a Palermo, commentando i primi dati sulle regionali in Sicilia.
12.15 – Scrutinio, 563 sezioni su 5300: Musumeci al 40, Cancelleri al 34
Quando sono state scrutinate 563 sezioni su 5.300, per le elezioni regionali siciliane, il candidato governatore Nello Musumeci (Centrodestra) ha il 40,1 % dei voti e il candidato presidente della regione del M5s Giancarlo Cancelleri ha il 34,5%. Seguono Fabrizio Micari (Centrosinistra) col 18,6%, Claudio Fava (Sinistra) col 5,9% e Roberto La Rosa (indipendentisti) con lo 0,6 %. I dati sono dell’ufficio elettorale della regione siciliana.
12.00 – Grasso: “Dal Pd patetiche scuse per spiegare sconfitta”
“Imputare a Grasso il risultato che si va profilando per il Pd, peraltro in linea con tutte le ultime competizioni amministrative e referendarie, è quindi una patetica scusa, utile solo ad impedire altre e più approfondite riflessioni, di carattere politico e non personalistico, in merito al bilancio della fase attuale e alle prospettive di quelle future”. Così in una nota il portavoce del presidente del Senato.
11.59 – Grasso: “Lontano da metodi dei dirigenti Pd”
“Sullo stile e l’eleganza dei commenti di alcuni importanti esponenti del Partito Democratico in merito al coraggio del presidente Grasso non resta che confermare ancor di più le motivazioni per le quali il presidente si è dimesso dal gruppo del Pd: merito, metodi e contenuti dell’attuale classe dirigente del partito sono molto lontani da quelli dimostrati dal presidente in tutta la sua opera a servizio dello Stato e delle Istituzioni”. Così conclude una nota del portavoce del presidente.
11.58 – Speranza: “Radicale cambio del Pd o flop anche alle Politiche”
“Siamo dinanzi ad una sconfitta clamorosa del Pd e delle sue politiche nazionali e regionali. Senza un radicale cambiamento e senza una nuova consapevolezza degli errori fatti negli ultimi anni dal gruppo dirigente renziano ciò che è accaduto in Sicilia e nel municipio di Ostia sarà destinato a ripetersi a livello nazionale”. Così Roberto Speranza risponde a chi lo interpella sul voto in Sicilia. “Continueremo a lavorare per radicare il nostro progetto e perché possa affermarsi profonda discontinuità”.
11.55 – Grasso: “Rinuncia a candidatura per motivi istituzionali”
“Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha comunicato ufficialmente e con parole inequivocabili l’impossibilità, per motivi di carattere istituzionale, di candidarsi alla Regione Siciliana il 25 giugno scorso”. Lo comunica una nota del portavoce di Grasso. “Non si può certamente addebitare a Grasso – prosegue – il fatto che, al di là dell’ardita ipotesi di far dimettere la seconda carica dello Stato per competere all’elezione del Governatore della Sicilia, per lunghe settimane non si sia delineato alcun piano alternativo”.
11.38 – Di Maio: “Abbiamo tenuto testa all’accozzaglia di centrodestra”
“Siamo la prima forza politica del Paese e abbiamo tenuto testa alla grande all’accozzaglia del centrodestra e superato ampiamente quella che sarebbe formata da centro sinistra e sinistra secondo le proiezioni attuali”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio alla luce dei primi risultati dello scrutinio alle Regionali in Sicilia. “A neutralizzare il Rosatellum sarà il voto dei cittadini. Possono andare contro la Costituzione, ma non contro il voto dei cittadini. Siamo l’unica vera grande forza politica del Paese”, aggiunge.
11.14 – Proiezioni partiti: M5s in testa, Pd sotto l’11%
La sesta proiezioni di Piepoli-Noto per la Rai indica il Movimento Cinque Stelle stabilmente in testa come primo partito con il 28% dei voti. Un risultato che permette di doppiare Forza Italia, ferma al 13%. Il Partito Democratico, secondo i sondaggisti, resterebbe sotto l’11 per cento il 10,8%.
10.57 – Piepoli-Noto: Musumeci-Cancelleri 38-36
Il vantaggio di Musumeci su Cancelleri pare consolidarsi anche secondo l’Istituto Piepoli-Noto. Il candidato del centrodestra è in vantaggio con il 38% dei voti, inseguito a 2 punti percentuali dall’aspirante governatore del M5s. Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari è al 17,5% e il candidato della Sinistra Claudio Fava è al 7,5%. Il campione è del 27% con margine di errore del 3%.
10.52 – Quinta proiezione Emg per La7: Musumeci avanti di 2 punti
Con la copertura campionaria al 23 per cento, secondo Emg, Nello Musumeci è avanti con il 37.9% dei voti. Una percentuale che delinea in maniera più marcata il vantaggio su Cancelleri, fermo al 35,8%. Micari è al 18.9% e Fava al 6.7 per cento. La Rosa ha raccolto lo 0,7%.
10.28 – Proiezioni su voti dei partiti: M5s è il più votato. Forza Italia al 13%, Pd si ferma all’11
Secondo la prima proiezione legata ai voti dei partiti, l’Istituto Piepoli accredita il Movimento 5 Stelle come primo partito con il 28% dei voti. Forza Italia è 13% e la lista FDI-Lega al 9%. Il Partito Democratico ha raccolto l’11, mentre la lista che sostiene Claudio Fava, I cento Passi per la Sicilia , viene data al 7%.
10.21 – Quarta proiezione: per Emg si allarga la forbice
Musumeci è al 37,2% e Cancelleri 36,1% secondo la quarta proiezione di Emg per La7 (copertura del campione al 18%). Micari e Fava sono sempre sotto le soglie del 20 e 10 per cento.
10.07 – Cancelleri e Fava premiati rispetto ai partiti. Micari ha meno preferenze del Pd
Primi effetti del voto disgiunto alle elezioni in Sicilia. Secondo la quarta proiezione ‘Istituto Piepoli e Noto sondaggi per Rai’, Giancarlo Cancelleri è al 34% e raccoglie più consensi del M5s al 27,2%. Al contrario, il candidato di centrosinistra Fabrizio Micari è al 19,5%, meno di quanto incassa la coalizione che lo sostiene al 25,9%. Per quanto riguarda il candidato della Sinistra Claudio Fava è al 9% mentre la sua coalizione al 7,3%.
10.03 – Quarta proiezione Piepoli: stabile il vantaggio di Musumeci
Anche la quarta proiezione di Piepoli-Noto per la Rai conferma il vantaggio di Nello Musumeci in testa con il 36% delle preferenze (la coalizione che lo sostiene al 38,6). Seguono l’esponente del M5S Giancarlo Cancelleri al 34% (M5s al 27,2%), Fabrizio Micari con il 19,5% (la colazione che lo sostiene 25,9%) e Claudio Fava che si conferma al 9% e la Lista i Cento Passi al 7,3%.
9.54 – L’Istituto Piepoli-Noto: “Vittoria Musumeci molto probabile”
“È una proiezione equilibrata. Sono 72 punti di campionamento rappresentativi di tutto il territorio siciliano. Fino a questo punto, e con le proiezioni siamo al 10%, la vittoria di Musumeci è territoriale e quindi è molto probabile”. Lo ha detto il sondaggista Nicola Piepoli ai microfoni di Rai Radio 1 nello speciale dedicato alle Elezioni siciliane.
9.49 – Terza proiezione Emg: Musumeci avanti con il 37.3%, Cancelleri staccato di un punto
Aumenta leggeremente il vantaggio di Nello Musumeci anche secondo le proiezioni di Emg per La7 con copertura del campione al 12%. Il candidato del centrodestra è al 37.3% con un vantaggio di 0,9 punti percentuali su Cancelleri. Stabili Micari e Fava: 18,8% per il candidato del centrosinistra, mentre il parlamentare di Mdp viene accreditato al 6,9%.
9.44 – Terza proiezione Piepoli-Noto: Musumeci-Cancelleri 36%-34%
Si allarga leggermente la forbice tra Musumeci e Cancelleri secondo la terza proiezione della Rai. Il candidato del centrodestra ha 2 punti di vantaggio su quello del M5s. Micari è al 19.5%, Fava al 9.
9.30 – Seconda proiezione Emg: dimezzato vantaggio di Musumeci su Cancelleri
Si restringe la forbice tra Musumeci e Cancelleri, stando alla seconda proiezione di Emg: Musumeci è al 37.3%, Cancelleri al 36.8%. Appena mezzo punto, quindi, con una copertura del campione all’8%. Micari è stabile al 18.6%, mentre Fava arriva al 6.5%.
9.10 – Prima proiezione Emg per La7: Musumeci al 37,5%, Cancelleri 36,4%
Lieve vantaggio per il candidato del centrodestra anche secondo Emg. Nello Musumeci raggiunge il 37,5% dei consensi, con Giancarlo Cancelleri al 36,4%. Micari è inchiodato al 18,8% e Fava al 6.7%. Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) è allo 0,6%.
9.09 – Seconda proiezione Piepoli-Noto per Rai: Musumeci avanti con il 35%
Il candidato del centrodestra Nello Musumeci ha un punto di vantaggio su Giancarlo Cancelleri: 35-34, stando alla seconda proiezione di Piepoli-Noto per la Rai. Fabrizio Micari (centrosinistra) scende al 20%; Claudio Fava (sinistra) resta al 9%. La copertura dei voti è al 10%.
8.54 – Prima proiezione Piepoli-Noto per Rai: Musumeci-Cancelleri 34-34%
Secondo la prima proiezione (copertura al 5%) dell’Istituto Piepoli-Noto per la Rai è testa a testa tra il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello del M5s Giancarlo Cancelleri. Micari si ferma al 21%, mentre Fava raggiunge il 9%.
8.44 – Rosato, Pd: “Mdp ha scelto Fava per farci perdere”
Anche il capogruppo alla Camera del Pd addossa la colpa della sconfitta a Mdp: “”Ricordo che siamo in Sicilia, una regione dove l’ultima volta abbiamo vinto per una serie di fortunate circostanze, la prima delle quali data dal fatto che il centrodestra era spaccato in due – ha detto – E comunque, che il risultato fosse segnato lo si è capito quando la sinistra ha deciso di non sostenere Micari. Loro, che l’avevano proposto, hanno scelto di puntare su Fava con il chiaro intento di farci perdere”.
8.23 – Rossi, Mdp: “Perdono loro e bastonano noi e Grasso”
“In Sicilia un’altra sconfitta per il Pd, come accade regolarmente ormai dal 2015 in tutta Italia. Stupefacente che perdono loro e bastonano noi e Grasso”, ha scritto il governatore della Toscana Enrico Rossi su Facebook. “Cinque anni di guida renziana e di politiche neoliberiste del governo fanno risuscitare Berlusconi e vincere la destra, gonfiano le vele della protesta grillina e dell’astensione”, ha proseguito l’esponente di Mdp per poi commentare il risultato di Claudio Fava in ottica nazionale: “È solo l’inizio, una partenza a cui guardare con fiducia – conclude – per un risultato a due cifre per una sinistra seria, unita e alternativa, nel Paese alle prossime elezioni”.
8.16 – Brunetta: “Enorme successo, indicatore per le Politiche”
“Un enorme successo”. Così il capogruppo alla Camera di Fi, Renato Brunetta, commenta su Radio 1 gli exit poll che vedono in testa il centrodestra. “Per noi si potrebbe dire comunque vada perché è un bell’indicatore per ciò che potrebbe essere il centrodestra unito alle prossime elezioni”, ha aggiunto.
8.11 – Iniziato lo scrutinio
È iniziato in Sicilia lo spoglio delle schede per l’elezione del presidente della Regione e dei 70 deputati regionali.
07.57 – Affluenza in calo rispetto al 2012
Secondo il dato definitivo dell’affluenza hanno votato 2.179.474 elettori su 4.661.111 aventi diritto, cioè il 46,76 per cento. Cinque anni fa avevano votato 2.203.165 persone, il 47,42. Solo in tre province su nove la percentuale è più alta (di molto poco) rispetto al 2012: a Messina ha votato il 51,69% (51,24%), a Catania il 51,58% (51,09%) e a Palermo il 46,4 (46,28%). Nel resto dell’isola l’affluenza è stata inferiore: Siracusa 47,55% (48,48%), Ragusa 47,48% (49,63%), Trapani 45,43% (47,53%), Caltanissetta 39,83% (41,35%), Agrigento 39,6% (41,34%), Enna 37,68% (41,7%). Come sanno tutti Catania e Caltanissetta sono le città natali dei favoriti nella corsa elettorale, Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri.