Nei giorni scorsi le denunce e le dimissioni per molestie nel Regno Unito erano state diverse, tanto da spingere la premier britannica, Theresa May, a dichiarare di essere profondamente turbata dall’ondata di accuse in Parlamento. Nel mirino, dopo le dimissioni del ministro della Difesa Michael Fallon, è finito anche il suo vice Damian Green. Oggi dal Regno Unito arriva la notizia della morte del politico laburista Carl Sargeant, 49 anni. Stando ai media britannici il membro dell’Assemblea gallese, coinvolto in uno scandalo di molestie sessuali nei confronti di alcune donne, si sarebbe tolto la vita. Solo quattro giorni fa Sargeant si era dimesso dal suo incarico di ministro nel governo locale del Galles ed era stato sospeso dal suo partito. In un primo momento aveva detto di volere una inchiesta indipendente per permettergli di difendersi e affermare la sua innocenza e che non avrebbe commentato ulteriormente in attesa che la sua reputazione fosse ristabilita.

Il leader nazionale del Labour, Jeremy Corbyn, si è detto scioccato.

In una dichiarazione riportata dalla Bbc la famiglia di Sargeant, che era sposato e aveva due figli, ha dichiarato: “Carl era un marito molto amato, un padre e un amico. Non era semplicemente parte della nostra famiglia: era la colla che ci legava insieme. Era il marito, il padre, il figlio e l’amico più più gentile e affettuoso: siamo devastati oltre le parole e sappiamo che il nostro dolore sarà condiviso da tutti coloro che lo conoscono e lo amano”.

Nei giorni scorsi tra le fila dei due principali partiti c’erano state sospensioni e dimissioni: il deputato conservatore britannico, Charlie Elphicke, 46 anni, membro della commissione Tesoro dei Comuni che rappresenta dal 2010 la circoscrizione di Dover e Deal (nel sud dell’Inghilterra), era stato sospeso dopo ‘gravi accuse’. Il deputato laburista Kelvin Hopkins, sospeso per presunti abusi sessuali su una giovane militante, aveva negato “in modo assoluto e categorico” ogni accusa, mentre il collega Clive Lewis aveva dovuto difendersi dalle medesime accuse. Per il numero sempre crescente di rivelazioni e accuse contro persone di potere, i partiti politici britannici  hanno annunciato l’introduzione di un codice di condotta interno più restrittivo e avvieranno procedimenti di indagini più rigorosi.

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