Lasciava passare il corriere con il carico di cocaina in zone non aperte al pubblico permettendogli di non subire i controlli e lasciare l’aeroporto indisturbato. C’è anche un agente della Polaria in servizio a Fiumicino tra le sei persone arrestate nell’operazione coordinata dalla Dda di Roma su un traffico internazionale di droga. I finanzieri del comando provinciale Roma hanno eseguito le misure emesse dal giudice delle indagini preliminari di Roma. Gli uomini del Gruppo di Fiumicino sono risaliti al gruppo, composto da due figure di spicco nel mondo del narcotraffico. Il primo, di stanza a Santo Domingo, forniva le partite di stupefacenti, il secondo, attivo a Roma e nell’hinterland, era addetto allo spaccio della polvere bianca; gli altri membri erano noti pregiudicati, un incensurato corriere e, infine, il poliziotto in servizio al Leonardo Da Vinci.
Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, grazie alla fitta rete di contatti nell’isola caraibica, gli arrestati sono riusciti ad importare con regolarità ingenti carichi di polvere binaca in Italia. A far partire le indagini è stato il mancato ritiro del bagaglio da parte di un passeggero proveniente da Santo Domingo. Un comportamento ripetuto nel tempo che ha insospettito gli investigatori che hanno così iniziato un attento monitoraggio dei viaggi effettuati dall’uomo. All’arrivo del corriere di ritorno da Santo Domingo, infatti, i militari si sono accorti che, invece di seguire il normale percorso destinato ai passeggeri ordinari, l’uomo accedeva a zone non aperte al pubblico, sfruttando la connivenza del pubblico ufficiale corrotto.
Quest’ultimo, spiegano i finanzieri, è risultato organico al sodalizio e in costante contatto con altri membri apicali dell’organizzazione e si adoperava per evitare le maglie del dispositivo di controllo, garantendo così l’uscita sicura dallo scalo dei preziosi carichi. Lo stupefacente sequestrato, solo nell’ultimo episodio, è stato di oltre 16 chilogrammi di cocaina purissima e avrebbe consentito di immettere sul mercato circa mezzo milione di dosi assicurando ai trafficanti guadagni di oltre sei milioni di euro.