“A me non ha fatto niente, negli anni abbiamo trasmesso vari fuorionda, di Fede e dei tg Mediaset. D’altra parte i fuorionda fanno sempre ridere“. Parole di Antonio Ricci che ai microfoni del TgZero di Radio Capital con Vittorio Zucconi ed Edoardo Buffoni, ha detto la sua sull’ormai famigerato “caso Insinna”. E alla provocazione dei conduttori sull'”aver rovinato il conduttore di Affari Tuoi (l’azienda di acque minerali della quale Insinna era testimonial gli ha chiesto un risarcimento per 2 milioni di euro), Ricci ha aggiunto: “Ma era da ritirare subito quello spot, uno dei più brutti della storia della pubblicità! Comunque, la scelta di mandare quegli audio in onda è tutta una questione d’amore: la mia generazione ha una sorta di venerazione per Bianca Berlinguer, spesso non ben riposta. Insinna andò dalla Berlinguer a proporsi e alcuni giornali scrissero che poteva essere uno dei nuovi leader della sinistra. Il fatto che Insinna potesse prendere il posto di Berlinguer papà con testimone-sponsor la figlia voleva dire passare il segno! Per cui abbiamo tirato fuori quegli audio che avevamo da tempo di riserva”.
E qualche parola, il papà di Striscia la Notizia la dedica anche al caso Weinstein e ad Asia Argento: “Se sto con lei. Io sto con il dobermann di Asia. Comunque, chi ha un peso sullo stomaco fa bene a toglierselo. Ma bisogna valutare gli effetti che può fare. Quando Asia ha fatto intuire che era stata molestata dall’attore della Piovra noi abbiamo detto: o si fa il nome o no, non puoi stare nel vago perché così viene calpestata la reputazione di una persona. Asia doveva avere il coraggio di dire tutto fino in fondo. Sono anni che si sanno queste cose. Quando mi chiedono: “vorresti che tua figlia facesse la velina?” Io rispondo: “Si, meglio che giornalista, come molte giovani che nelle redazioni vengono sottoposte a molestie di ogni genere da vecchi tromboni direttori”.