La bellissima showgirl si è raccontata a Francesco Oggiano per Vanity Fair. Un racconto difficile ed emozionante: "Ogni giorno mi alzo e cerco una piccola gioia. Anche per un tramonto, ne vale la pena"
Randi Ingerman la ricordano in molti, nonostante la lunga assenza dal mondo dello spettacolo. Bella, ancora oggi che ha quasi 50 anni, la showgirl si è raccontata a Francesco Oggiano per Vanity Fair e non è stato un “raccontarsi semplice”. Dalla morte del padre a quella del fratello per overdose di antidepressivi, fino a quella della nipotina che è stata allattata da una mamma tossicodipendente. E ancora, i suoi problemi di salute, le crisi epilettiche cominciate nel 2006: “Dopo otto anni di ricerche vane, una dottoressa ha trovato la diagnosi: epilessia causata da malformazione del lobo temporale sinistro. “Dobbiamo operarti”, mi ha detto, “e toglierti un pezzo di cervello”. Per ora, visti i rischi ed effetti collaterali dell’operazione, ho detto di no”, ha raccontato a Vanity.
Il suo obiettivo è aiutare le persone che soffrono di epilessia, informando su questa malattia per evitare che chi ne soffra venga discriminato: “Per ora mi curo con olio di canapa prodotto in America perfettamente legale, contenente Cbd… Da quando lo prendo, non ho avuto crisi. Speriamo continui così “. Anni difficili per la showgirl, che aggiunge: “Fino a 40 anni mi sono sentita sul tetto del mondo. Ero sana, bellissima e innamorata. Qualche tempo dopo, mi sono ritrovata imbottita di medicinali, in preda alle paranoie, sola e costretta a stare in casa”. Una lunga intervista, che passa attraverso le proposte indecenti ricevute, il lavoro in tv e quello che oggi cerca di godersi: “Mi alzo e cerco una piccola gioia. Anche per un tramonto, ne vale la pena”.