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Ray Lovelock, l’attore morto a 67 anni: una vita tra cinema e tv dai poliziotteschi anni ’70 a “Don Matteo”

Si è spento a Trevi dopo una lunga malattia. Recitò nella Piovra 5 e assieme a Raffaella Carrà in Mamma per caso, per qualche anno ha fatto anche il cantante nella band dell'amico Tomas Milian

È morto a Trevi dopo una lunga malattia Raymond Lovelock, 67 anni, attore e cantante italiano. Ad annunciarlo sono stati la moglie Gioia, la figlia Francesca Romana e i fratelli. “Aveva un tumore che ha combattuto coraggiosamente ma negli ultimi due mesi le sue condizioni si erano aggravate” ha spiegato il fratello all’Ansa. I funerali si terranno l’11 novembre alle 14:30 al Duomo di Trevi.

Il nome e cognome stranieri sono dovuti alla nazionalità inglese del padre. Dopo le prime apparizioni in fotoromanzi alla fine degli anni ’60, Lovelock per qualche anno ha fatto anche il cantante nella band dell’amico Tomas Milian. Da solista, invece, incese alcune canzoni per le colonne sonore dei film Il delitto del diavolo e Uomini si nasce poliziotti si muore.

Il suo primo lavoro importante risale al 1968, quando interpreta Tuccio nel film Banditi a Milano di Carlo Lizzani. Il film, inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, racconta le vicende della Banda Cavallero, il gruppo di criminali che insanguinò le vie di Milano nel 1967. Tra i suoi film più famosi Cassandra Crossing, film del 1976 di George Pan Cosmatos, polizieschi come Squadra volante e Pronto ad uccidere. Dopo il successo nel cinema, nel 1980 arriva l’esordio in televisione in La casa rossa, diretto da Luigi Perelli. Recita anche nella Piovra 5, nel quale interpreta un agente americano, mentre nel 1997 è protagonista con Raffaella Carrà in Mamma per caso, la storia di due giornalisti legati sentimentalmente e diretta da Sergio Martino. Tifoso della Lazio, nel 2004 appare in un episodio della quarta stagione di Don Matteo. La sua ultima apparizione sul piccolo schermo è stata nella fiction di Rai 1 L’allieva, la serie tv tratta dai romanzi di Alessia Gazzola.