In arrivo poteri speciali per il governo anche su banche e assicurazioni. In questo modo, oltre che per il caso Tim–Vivendi, il golden power potrebbe tornare utile anche per società come Generali, che da tempo è nel mirino della finanza francese e tedesca. L’emendamento 14.2 al decreto fiscale propone infatti di allargare il campo d’azione dei poteri speciali in mano al governo introducendo fra i settori strategici per l’interesse del Paese anche il comparto “del credito e finanziario” accanto a energia, trasporti e telecomunicazioni. L’iniziativa che porta la firma dei senatori De Petris, Barozzino, Petraglia, Bocchino, Cervellini, De Cristofaro, Mineo e Uras (Gruppo Misto), ha una valenza notevole in un momento in cui il sistema finanziario italiano mostra ancora segnali di debolezza.
“Abbiamo deciso di presentare questo emendamento perché l’ultima relazione dei servizi segreti al Parlamento ha evidenziato una fragilità del comparto creditizio e finanziario italiano e ha posto l’accento sul rischio che il settore diventi facile preda per appetiti stranieri come del resto in parte è già accaduto” ha spiegato a ilfattoquotidiano.it la senatrice Loredana De Pretis, esponente di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia e Libertà. “E’ previsto dalla legge che ogni tre anni si possa rivedere l’elenco dei settori strategici e quindi noi crediamo sia l’occasione giusta per inserire nella lista anche il comparto del credito e più in generale finanziario, includendo così le compagnie assicurative”, aggiunge la senatrice.
“Il risparmio degli italiani fa gola del resto a molti operatori stranieri e al tempo stesso, nonostante la crisi abbia assottigliato la capacità delle famiglie di mettere soldi da parte, resta ancora un asset rilevante e assolutamente strategico per il Paese” conclude. La senatrice non fa alcun esempio concreto. Ma, ripercorrendo la storia recente, è facile trovare testimonianza dell’attenzione straniera per gli asset finanziari italiani nella cessione di Pioneer, azienda di risparmio gestito venduta da Unicredit alla francese Amundi. Senza contare che anche le Assicurazioni Generali sono da tempo una preda ambita sia dalla tedesca Allianz che dalla francese Axa.
L’idea dei poteri speciali del governo in campo creditizio e finanziario non è però una novità assoluta. Già a marzo erano circolate indiscrezioni sulla volontà del governo di estendere il golden power al settore finanziario. Ma il progetto aveva subito una battuta d’arresto perché il Tesoro temeva l’opposizione di Bruxelles. Non è escluso però che la questione possa essere in futuro terreno di confronti in sede europea. Come del resto potrebbe esserlo anche l’idea di rendere retroattiva la norma come ventilato dal ministro Carlo Calenda. “Confermo: c’è una questione che riguarda la retroattività in questo emendamento che stiamo guardando, stiamo lavorando, non è mai bello costruire meccanismi che si applicano su cose in corso, stiamo lavorando”, ha spiegato Calenda in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Sulla questione il governo aveva promesso nei giorni scorsi di presentare un emendamento al decreto fiscale, in esame in Senato. Al momento non è stato ancora depositato nulla. Tuttavia resta la possibilità che l’emendamento sulla retroattività dei poteri speciali sia depositato all’ultimo minuto dai relatori.