“Non possiamo pensare che i maiali esistano solo in America. Noi non siamo santarellini, anche in Italia ci sono persone che si sono comportate in maniera schifosa. Ce ne sono più di uno, lo so perché lavoro in quest'ambiente. Questi molestatori sono persone educate e gentili nella vita", ha aggiunto ancora il regista ospite nel salotto domenicale di Cristina Parodi
Non c’è dubbio: Asia Argento è stata il volto italiano dello scandalo sulle molestie sessuali, partito dagli Stati Uniti e arrivato anche a toccare il cinema italiano. Prima ha raccontato al New Yorker le molestie subite, poi ha iniziato una vera a propria battaglia sui social, appoggiata da moltissime donne in tutto il mondo. Ora si è trasferita a Berlino e, secondo quanto detto dal padre Dario a Domenica In, teme per la sua incolumità. “Non esce più di casa per paura degli agenti segreti israeliani che proteggono Harvey Weinstein. Quella è gente che spara e minaccia, sono persone pericolosissime. Lei ora teme per la propria vita e quella dei suoi figli, teme i ricatti, ha paura e ha ragione ad averne. Ma non si è pentita di aver raccontato, anzi è sempre più convinta”, ha spiegato il celebre regista.
Argento sostiene in toto il pensiero e il coraggio della figlia: “Non possiamo pensare che i maiali esistano solo in America. Noi non siamo santarellini, anche in Italia ci sono persone che si sono comportate in maniera schifosa. Ce ne sono più di uno, lo so perché lavoro in quest’ambiente. Questi molestatori sono persone educate e gentili nella vita. Quando però sono con delle belle ragazze, gli scatta la pazzia del sesso nella testa, quasi come fossero dei serial killer. E’ una malattia da curare […] Chi l’ha fatto dovrebbe ammettere le sue colpe e basta, invece di annunciare querele”. In Italia, lo scandalo ha travolto Fausto Brizzi: il regista ha sospeso le sue attività lavorative, pur respingendo tutte le accuse. “Non riuscirebbe a darsi pace, dorme poco e mangia ancora meno, sarebbe dimagrito sensibilmente (c’è chi parla addirittura di dieci chili)”, scrive il Corriere della Sera. E se Asia ribatte (“Ci quereli pure, tutte”), Argento Senior frena: “L’ho conosciuto a Los Angeles, sembrava una persona un po’ allegra, ma molto simpatica”.
“Sono molto orgoglioso di mia figlia – ha quindi chiosato il regista di pellicole horror -. Lei è una persona fortissima. Ho saputo solo recentemente quel che le era successo, non me ne aveva mai parlato prima e io non me ne ero mai reso conto. Non potevo immaginare che fosse circondata da maiali. Povera Asia, quanto ne ha passate. Pensavo venisse protetta essendo la figlia di Daria Argento, e invece… Ha subito le molestie e pure l’ostracismo di questi registi. Lei avrebbe vinto l’Oscar, ne ero sicuro: aveva una tale forza e una tale voglia di fare… Perché nessuno l’ha aiutata? Ognuno si fa i cavoli propri, hanno tutti paura delle conseguenze”.