Doveva essere la più semplice delle vittorie, un titolo da andare ad alzare quasi in cavalleria. E invece anche l’ultimo gran premio della stagione ha regalato emozioni e tutto ha rischiato d’essere rimesso in discussione a qualche giro dalla fine. Per perdere avrebbe dovuto fare tutto da solo e ci è quasi riuscito, Marc Marquez, campione del mondo per la sesta volta. Ma con il brivido.
Il pilota della Honda ha dovuto inventarsi un miracolo (da campione, pure quello) per non ritrovarsi schiena a terra a consegnare il titolo mondiale ad Andrea Dovizioso, che alla fine è caduto lui a cinque giri dalla bandiera a scacchi. Sembrava stesse andando tutto come doveva andare: Marquez in partenza dalla pole position, una situazione che ama, e senza alcuna pressione potendo arrivare anche 11esimo per portarsi a casa il motomondiale.
Andrea Dovizioso al via dalla nona posizione, costretto a inseguire e sperare. E infatti pronti via e il pilota di Cervera resta in testa, mentre il ducatista risale subito tra la quinta e la sesta posizione. Una passeggiata, insomma, per la Honda dello spagnolo, costretto solo a difendersi – ma serve giusto al proprio ego, più che sostanza – dagli attacchi del solito, rampante Joan Zarco.
Fino a 7 giri dal termine, quando subito dopo aver superato il francese, ecco il momento topico non di una gara ma dell’intera stagione. Marquez forza una staccata al limite, si inclina, scivola. È praticamente a terra. Fuori. Finita. Il mondiale è nella mani di Dovizioso, che deve solo risalire e prendersi i punti che lo avrebbero portato in testa alla classifica stagionale.
Invece Marquez rimette in piedi la sua Honda con una mossa da campione. Quasi fisicamente impossibile. Lui ci riesce, finisce nelle vie di fuga, balla sul brecciolino, tiene accesa la moto e rientra in pista in quinta posizione. Trema, ma è salvo. Qualche giro dopo a cadere è Dovizioso, lungo in una cruva. A quel punto è pura accademia. Per la cronaca: la giornata di gloria della Honda è completata dalla vittoria di Dani Pedrosa. Marquez è campione del mondo per la sesta volta. Ma complimenti a Dovizioso per una stagione bella e coraggiosa, a un passo dalla perfezione.
“Abbiamo fatto un campionato esagerato. Ci ho provato, in questo weekend non eravamo come Marc (Marquez, ndr) ma abbiamo dato tutto fino alla fine. Non ho sbagliato niente, mi sono messo nella posizione giusta ma non avevo tante carte da usare – ha detto il pilota italiano Stava calando la gomma, facevo degli errorini e non riuscivo più ad attaccare. Ho staccato un po’ lungo in curva, dietro la gomma era calata, è stato un peccato”.