Massaggi, finti provini e scene di sesso: Clarissa Marchese (Miss Italia 2014) e Alessandra Giulia Bassi sono le prime due ragazze ad aver accusato a viso scoperto il 49enne regista romano di molestie durante un nuovo servizio andato in onda nel programma Mediaset
“Il regista che mi ha molestata è Fausto Brizzi”. Sono Clarissa Marchese (Miss Italia 2014) e Alessandra Giulia Bassi le prime due ragazze ad aver accusato a viso scoperto il 49enne regista romano di molestie durante un nuovo servizio andato in onda nel programma tv Le Iene. Marchese e Bassi sono due delle dieci attrici e modelle che, secondo l’autore del servizio tv, Dino Giarrusso, “pur non conoscendosi tra di loro” hanno riportato “racconti uguali” e che questo “fatto fa riflettere”.
Il set delle molestie e delle aggressioni, e in un caso anche di una violenza, sarebbe uno studio/casa “arredato con fumetti”, “un loft a due piani” con al centro “una vasca jacuzzi”. Le tecniche per attivare l’assalto fisico e sessuale iniziano praticamente tutte con un massaggino sulle spalle per rilassarsi, poi passano al finto provino con un’ “improvvisazione” che richiede “un contatto fisico” e spesso la scena del bacio non proprio romantico.
Il presunto autore delle molestie ad una di queste ragazze avrebbe detto che “se il regista è realista vuole vedere una scena vera”, e via allora con lo spogliarsi per arrivare a scene di sesso, con pantaloni e gonne calate (anche a forza). In più racconti inoltre, ricorre la scena del regista che si spoglia nudo e si masturba, ma anche, ancor più grave, quella in cui costringe con una forza una di queste dieci ragazze a farsi penetrare. Ci sono inoltre un paio di elementi importanti in questo servizio delle Iene, dal montaggio rapido e con in coda la canzone di Venditti, Notte prima degli esami, a richiamare uno dei titoli dei film diretti da Brizzi. Da un lato molte di queste ragazze si sentono come in colpa di quello che è accaduto, una di loro dice di essersi sentita “stupida, perché se l’è cercata”, un’altra esprime la terribile sensazione di essere stata “come stuprata”.
Dall’altro si registra in quasi tutti i racconti delle ragazze molestate l’omertà del mondo che sta loro attorno, con gli avvocati contattati, e soprattutto i propri agenti, cioè quelli che procacciano provini, che invitano a non denunciare. A tarda sera è comunque arrivata l’ulteriore smentita su ciò che è accaduto e raccontato dalle ragazze da parte del regista di Maschi contro femmine. In una nota affidata al proprio legale Antonio Marino, viene ribadita una difesa che stempera la gravità degli incontri senza però smentirne l’esistenza: “In riferimento alla trasmissione Le Iene andata in onda nella serata di oggi, ribadisco di non avere mai avuto rapporti non consenzienti”.