“Ascoltare la registrazione di quello che accadde in quelle ore è insopportabile. I migranti vennero trattati come un problema burocratico e non come persone che rischiavano la vita. Ma anche su Malta bisogna aprire un procedimento di responsabilità. Non si può stare nell’Unione Europea a convenienze. Malta finora è stata inconsistente nei soccorsi”. L’ex sindaca di Lampedusa e componente della segreteria Pd Giusi Nicolini commenta così la decisione del GIP sulla strage avvenuta a largo di Lampedusa l’11 ottobre 2013. Intanto le tragedie in mare continuano, l’ultima, denunciata da Sea Watch con la morte di 26 donne nigeriane, punta l’attenzione sulla Libia: “Il nostro governo dovrebbe considerare che la Libia si comporta in mare come tutti sospettavamo e nella detenzione dei migranti non possiamo chiudere gli occhi – aggiunge Nicolini a margine della direzione Pd a Roma – Minniti voleva raggiungere dei risultati che la maggioranza degli italiani si aspettava. E’ questo il vero tema: ribaltare la percezione della ‘finta invasione‘. Noi siamo i frontalieri rispetto alla Libia, l’Europa ci ha abbandonato , ma – conclude Nicolini – l’Italia non può accettare di sacrificare in mare le persone che l’Europa non vuole”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione