Incarcerato in totale isolamento nel penitenziario di Fleury-Mérogis, a sud di Parigi, l'unico terrorista sopravvissuto agli attacchi del 13 novembre 2015 aveva finora un pannello in plexiglass che oscurava la vista della finestra della sua cella. Invariate le misure di sorveglianza: telecamere 24 ore su 24 e sei agenti
Le autorità francesi temono che Salah Abdeslam, uno dei terroristi della strage di Parigi del 2015, possa suicidarsi e hanno quindi deciso di ammorbidire le sue condizioni di detenzione. Incarcerato in totale isolamento nel penitenziario di Fleury-Mérogis, a sud di Parigi, in attesa del processo, l’unico attentatore superstite degli attacchi del 13 novembre è stato finora privato di ogni contatto anche sonoro e visivo con l’esterno.
Adesso le autorità transalpine – come riporta Le Figaro – hanno deciso di rimuovere almeno il pannello in plexiglass che oscurava la vista della finestra della sua cella di 10 metri quadrati e hanno anche rimosso il vetro che lo separava dai visitatori in parlatorio. Il quotidiano parigino ha raccontato anche come il terrorista di 28 anni – che finora non ha mai rivelato alcun dettaglio degli attacchi – trascorre le sue giornate: maniaco dell’igiene, passa molte ore a pulire la cella e gli alimenti. In prigione ha ricevuto le lettere di alcuni sostenitori anonimi, a cui in alcuni casi ha risposto.
Per quanto siano state attutite le restrizioni, restano invariate le misure di sorveglianza. Abdeslam viene filmato dalla videosorveglianza 24 ore su 24 ed è controllato a vista da 6 agenti penitenziari e ‘gode’ di particolari altre attenzioni che in Francia sono destinate solo a lui. Al terrorista sono infatti destinate quattro celle del carcere: la sua, una di ricambio in caso di danneggiamenti, una terza con un vogatore e una quarta come posto di sorveglianza.
Usufruisce dell’ora d’aria in uno spazio isolato, tenuto a distanza dagli altri detenuti, e dispone di un tappeto da preghiera e di una copia del Corano. Da settimane, intanto, le autorità di polizia francesi e belghe sono impegnate nella pianificazione del suo trasferimento a Bruxelles, dove dal 19 dicembre affronterà il processo per gli spari contro gli agenti nel giorno della cattura.