I pacchi alimentari di CasaPound ai cittadini di Ostia? Per il Pd è corruzione elettorale. Alessia Morani, vicecapogruppo dei democratici alla Camera, ha presentato un’interrogazione al ministro degli Interni Marco Minniti: “Mi auguro che anche la magistratura intervenga” aggiunge la Morani che ha rilanciato la sua idea su Twitter. Parole che hanno trovato la risposta di Luca Marsella, candidato mini-sindaco di CasaPound nella cittadina romana: “Aiutiamo le famiglie da oltre due anni. Invece di sentirvi responsabili di averle ridotte alla fame interrogate i ministri”. Un primo post che si chiude con un invito: “Venga alla prossima distribuzione, le presenterò la realtà dell’Italia“.
CasaPound aiuta 250 famiglie da oltre due anni grazie alla solidarietà di altri italiani. Voi ve ne accorgerete solo ora ed invece di sentirvi responsabili di averle ridotte alla fame, interrogate i ministri. Venga alla prossima distribuzione, le presenterò la realtà dell’Italia
— Luca Marsella (@MarsellaLuca) 15 novembre 2017
“Chi aiuta le persone in difficoltà non distribuisce pacchi alimentari con volantini elettorali chiedendo un voto come riconoscenza. Si chiama voto di scambio” dice la Morani che si rifà alla vecchia storia di Achille Lauro, l’ex sindaco di Napoli che regalava agli elettori una scarpa sinistra prima del voto e la destra dopo l’elezione. Marsella però non ci sta e rivendica la bontà delle consegne: “Uscite dal Parlamento e dai salotti tv e vi accorgerete della realtà. Venga a conoscere queste 250 famiglie che avete ridotto alla fame“. E ancora, Morani: “Approfittarsi delle persone in difficoltà è spregevole. La solidarietà si fa senza chiedere un voto in cambio. Vergognatevi”. Marsella: “Si vergogni lei. Il partito che salva le banche e affama gli italiani è il Pd, non Casapound. Il presidente del Municipio di Ostia arrestato perché faceva affari con le cooperative di Mafia Capitale è del Partito democratico”. L’ultima parola che spetta alla deputata: “Chi ha commesso reati è stato espulso, io non ho nulla di cui vergognarmi. Tu sì, la faccia sui volantini messi nelle buste alimentari è la tua”.
Ancora? La raccolta va avanti da due anni e mezzo. Uscite dai banchi del Parlamento e dai salotti tv e vi accorgerete della realtà. Venga ad Ostia a conoscere queste 250 famiglie che avete ridotto alla fame piuttosto.
— Luca Marsella (@MarsellaLuca) 15 novembre 2017
Il candidato del partito neofascista affida le ultime riflessioni a Facebook: “Non vedo l’ora di essere indagato perché aiuto il mio popolo ad arrivare a fine mese, non vedo l’ora che ci impedirete di consegnare pacchi di pasta e bottiglie d’olio a famiglie di italiani. A quel punto la vostra sconfitta sarà certa e sempre più vicina“.
Eppure i toni più duri non li usa CasaPound, ma Massimo Corsaro, deputato ex An e Pdl, ex Fratelli d’Italia e ora nel movimento di Raffaele Fitto, Direzione Italia: “È evidente che la Morani non si sia formata la materia grigia in corso di gestazione. Una così va compatita, è un caso umano disgraziato”. Corsaro non è nuovo a uscite sopra le righe. Nel luglio scorso aveva attaccato Emanuele Fiano, firmatario e relatore del ddl sull’apologia di fascismo: “Porta le sopracciglia così per coprire i segni della circoncisione…”. Una frase che era stata condannata da più parti. Corsaro si era difeso: “Non volevo essere antisemita, ma dire che era una testa di c…“. “Dopo gli attacchi antisemiti a Fiano – scrive in un tweet il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato – ora Massimo Corsaro offende Alessia Morani con insulti beceri tipici di chi non ha né idee né argomentazioni. E tira fuori tutta la sua cultura fascistoide. Ad Alessia la solidarietà dei deputati Pd”.
È evidente che a questa non si sia formata la materia grigia in corso di gestazione.
Una così va compatita, é un caso umano disgraziato https://t.co/qvfqOcOyTl— Massimo Corsaro (@MassimoCorsaro) 14 novembre 2017