Eurodeputato eletto nel Lazio nel 2014, ha iniziato la carriera come collaboratore della senatrice Paola Taverna ed è stato anche esponente del mini-direttorio che sostenne per un periodo la sindaca Virginia Raggi. La poltrona diventa strategica anche sul piano nazionale: i grillini potranno rivendicare in campagna elettorale di avere un ruolo istituzionale anche a Bruxelles
Il Movimento 5 stelle ha ottenuto la vicepresidenza del Parlamento Ue. Il grillino Fabio Massimo Castaldo è stato eletto in sostituzione dell’eurodeputato tedesco Alexander Graf Lambsdorff, che si è dimesso. Nella votazione ha superato l’altra candidata, la liberale tedesca Gesine Meissner, raccogliendo 325 voti su 563 votanti. “Questo risultato”, hanno scritto i grillini sulla pagina Facebook ufficiale del Movimento, “dimostra che il MoVimento 5 Stelle è considerato una forza credibile e in grado di governare e rappresentare tutti i cittadini. È il segnale che c’è una Europa che guarda al futuro”.
Per il Movimento la carica di Castaldo va ad aggiungersi a quella di Laura Ferrara, vicepresidente della commissione giuridica dell’Eurocamera. Si tratta comunque di un risultato significativo, soprattutto in ottica di campagna elettorale per le politiche italiane: il grillino va ad affiancare il presidente Antonio Tajani di Forza Italia e potrà rivendicare un ruolo di primo piano anche sul fronte europeo. Proprio Tajani, raccontano fonti interne a ilfattoquotidiano.it, aveva lavorato per contrastare l’elezione di Castaldo. Ora sono due su quattordici i vicepresidenti italiani del parlamento. L’altro è l’eurodeputato del Pd David Sassoli. Il gruppo liberale dell’Alde perde invece un vicepresidente, scendendo da tre a due.
Castaldo è eurodeputato eletto nel Lazio e ha iniziato il suo percorso nelle istituzioni come collaboratore della senatrice Paola Taverna prima di decidere di candidarsi per Bruxelles nel 2014. E’ stato anche per un periodo di tempo esponente del mini direttorio che aveva il compito di accompagnare e sostenere l’operato della sindaca di Roma Virginia Raggi, salvo poi fare un passo indietro dopo la dissoluzione del gruppo in seguito alle polemiche e ai dissidi interni.