Polemica a L’Aria che Tira (La7) tra la giornalista del Corriere della Sera, Maria Teresa Meli, e il sociologo Domenico De Masi sul reddito di cittadinanza proposto dal M5S. Meli sottolinea: “Il reddito di cittadinanza che vogliono i grillini esiste solo in Alaska ed è ben diverso dal reddito minimo garantito, che esiste praticamente in tutta Europa, tranne che in Italia e Grecia”. “Qui siamo a livelli di disinformazione totale”, commenta sorridendo De Masi. “Lei forse è disinformato su cosa sia veramente il reddito di cittadinanza”, ribatte Meli. Il giornalista Gianmaria Pica spiega che il reddito di cittadinanza voluto dal M5S in realtà è un reddito minimo garantito. “Ho capito, ma i grillini non sanno parlare l’italiano” – ribadisce Meli – “Il vero reddito di cittadinanza va a tutti, a prescindere dal reddito”. “Va a chiunque non lavori“, ribatte De Masi. “No, non è così” – ribadisce la firma del Corriere – “il reddito di cittadinanza è quello che ho spiegato io ed è in vigore solo in Alaska. Informatevi. I grillini sono ignoranti e non sanno di cosa parlano. Se uno non sa l’italiano, lo impari, altrimenti disinformiamo, come sempre, i telespettatori e passano i messaggi semplificati”. De Masi distingue tra il reddito di cittadinanza vero e proprio e altri redditi, come quello di tutela e di minimo garantito. E spiega: “Il reddito di cittadinanza spetta a tutti coloro che non hanno un lavoro, anche se il disoccupato fosse il figlio di un milionario come Trump. Su questo reddito di cittadinanza, che non è quello voluto dai grillini, io sono d’accordo, un povero non può aspettare e quindi così ottiene un reddito e subito. E non è vero che il reddito di cittadinanza si stia sperimentando solo in Alaska, ma anche in Australia e in Finlandia“. Nel finale, De Masi ha un vivace battibecco con l’ex deputato del Pdl, Giuliano Cazzola, che gli dà del ‘pontefice’
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione