La morte venne definita un suicidio e i pm hanno chiesto e ottenuto per due volte l'archiviazione, ma i familiari non hanno mai creduto a questa ipotesi. Piccini, nell’intervista, aveva detto di aver saputo di 'festini' ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica. Verranno ascoltati i magistrati e i giornalisti de Le Iene
La procura di Genova indaga per abuso d’ufficio nella vicenda legata alle dichiarazioni dell’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, sulla morte del manager di Mps, David Rossi, e i presunti motivi che avrebbero spinto la procura toscana a non cercare la verità. Al momento l’inchiesta è a carico di ignoti.
Rossi precipitò da una finestra di Rocca Salimbeni, sede dell’istituto senese, la sera del 6 marzo 2013. La morte venne definita un suicidio e i pm hanno chiesto e ottenuto per due volte l’archiviazione, ma i familiari non hanno mai creduto a questa ipotesi. Piccini, nell’intervista, aveva detto di aver saputo di ‘festini’ ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica. Nell’ambito dell’inchiesta – coordinata dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e dal sostituto Cristina Camaiori della procura genovese, competente per i reati dei colleghi senesi – verranno sentiti anche i magistrati della città del Palio e i giornalisti de Le Iene.
“Abbiamo deciso – ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – di accelerare i tempi dell’inchiesta, in modo da avere un quadro completo al più presto”. All’indomani della trasmissione, i pm senesi avevano presentato una querela per diffamazione, dopo le dichiarazioni di Piccini. I magistrati genovesi hanno aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti. Non è invece ancora stata trasmessa dalla procura di Firenze l’inchiesta sulla busta con un proiettile indirizzata al pm di Siena Aldo Natalini, il primo a indagare sulla morte di Rossi.