THE BIG SICK di Michael Showalter, OGNI TUO RESPIRO di Andy Serkis, AGADAH di Alberto Rondalli, LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA di Niki Caro, JUSTICE LEAGUE di Zack Snyder e LA CASA DI FAMIGLIA di Augusto Fornari: anticipazioni e recensioni
THE BIG SICK di Michael Showalter. Con Kumail Nanjiani, Zoe Kazan, Holly Hunter. USA 2017. Durata 115’
Voto 4/5 (DT)
Chicago, oggi. Kumail, ragazzo pakistano, stand up comedian di sera e Uber driver ad ogni ora del giorno, mentre recita un monologo in un locale viene interrotto scherzosamente da Emily, bionda fanciulla che vorrebbe studiare da psicoanalista. Dieci minuti dopo i due si incontrano al bancone del bar. Si sorridono, si divertono, si piacciono, vanno a letto insieme, si rivedono spesso e ancora fanno sesso. Nessun impegno a lungo termine, però. Lui finge di essere già invischiato in altro per via della famiglia che vuole affibbiargli mogli pakistane musulmane già decise; lei vuole invece concentrarsi sullo studio, e finiscono per allontanarsi l’uno dall’altro. Poi all’improvviso lei si ammala e finisce in coma. Kumail incontrerà gli strambi genitori di lei accorsi al capezzale e farà i conti con la malinconia del cuore. Fulminante commedia romantica che inizia con tono brillante e leggero, poi ti sbatte contro al muso la sospensione spaesante e acuta del dolore ma senza mai smettere di farti sorridere anche in mezzo al dramma. In più c’è pure il sottotesto cultural-religioso in questo evo concitato e violento, con il protagonista che non vuole seguire le orme familiari ammettendo che “non crede in niente” e quando dice di andare a pregare gioca ai videogame. Emily è così dolce e fragile, Kumail è così spudoratamente buffo e indeciso che non potrete non aggrapparvi alla loro normalissima ma speciale storia d’amore. E se c’è una linea stellare di rom com che parte da Manhattan, passa da Harry ti presento Sally, arriva di sicuro a The Big Sick. Tratto da una storia vera (Kumail e la vera Emily sono gli sceneggiatori) Produce Judd Apatow. Fazzoletti di scorta e la gioia di uscire dalla sala più felici.