LA CASA DI FAMIGLIA di Augusto Fornari. Con Stefano Fresi, Matilde Gioli, Libero De Rienzo. Italia 2017. Durata: 90′
Voto: 2/5 (AMP)
Belli, felici e viziati finché il coma paterno non li separi. Così accade ai quattro rampolli di un famoso ingegnere caduto nel sonno farmacologico per 5 anni, e dunque ormai spacciato agli occhi dei figlioli che – pur a malincuore – decidono di vendere la grande villa famigliare per salvare il circolo sportivo di cui uno di loro è proprietario. Ma la (buona) sorte di papà ci vede diversamente, giacché l’anziano genitore un bel giorno si sveglia, ignaro del “danno” compiuto dalla prole. Commedia di fratellanza, La casa di famiglia rappresenta l’esordio in cinema del regista teatrale Augusto Fornari, che nei toni e nei modi sembra non voler del tutto staccarsi dai codici da palcoscenico. Dialogo e gestualità, infatti, regnano indisturbati sullo scarno linguaggio cinematografico, che comunque si presta al gioco dell’intrattenimento e – nel suo apparire un po’ naïf – riesce a veicolare risate e qualche emozione sincera. Ben affiatati gli attori nei ruoli dei quattro fratelli, specie il deja-vu di Smetto quando voglio reso dal duo Fresi-De Rienzo, qui gemelli (assai) eterozigoti. Film inequivocabilmente costruito sulle belle speranze – della serie “non è mai troppo tardi” – che non guastano mai.