Vegas - i Mates - 5/5
Presentati:
Sono Giuseppe Greco, Vegas su YouTube, sono la persona che nel 2014 ha avuto lo spunto di creare il gruppo “Mates”
Il tuo sogno da piccolo?
Quando ero piccolo non pensavo tanto al futuro, a causa di alcuni problemi di salute mi concentravo più su quello che mi capitava giorno per giorno.
Primo video che hai caricato su YouTube?
Prima di YouTube, sono nato come streamer su Twitch, tra i primi in Italia, dove trasmettevo in diretta le mie partite su rpg come Diablo. Stancatomi di quel tipo di gioco un po’ hardcore, iniziai a visionare YouTube in cerca di qualcosa di più casual; scoprendo Minecraft decisi di aprire il canale per creare contenuti mentre imparavo a giocare
C’è stato un momento in cui hai deciso di farne una carriera o è capitato per caso?
A 18anni studiando Economia mi sono appassionato alla gestione delle persone, e da li quando ho iniziato per passione su YouTube da amante i videogiochi ed intrattenimento mi è nato il pallino di creare un gruppo su cui fondare un futuro business. Partendo da quello che era divertimento, una passione comune, un’amicizia, e trasformarlo in un progetto valido, ho iniziato ad inculcare nei ragazzi la mentalità di lavorare per fare in modo che il nostro sogno si realizzasse, quindi invece di fare YouTube solo per passione, svegliarsi la mattina e lavorare 8/10/12/14 ore per arrivare a fine giornata soddisfatti di quello che si era realizzato
Da youtuber singolo a parte di un gruppo, cosa ti ha portato a diventare un “Mates”?
L’evento fulcro del tutto è il mio incontro con Stefano – St3pNy – al comicon di Napoli del 2014. Vedendo in lui tanto potenziale e notando che in lui mancava una programmazione strutturata, mancavano determinate condizioni che gli permettessero di fare lo step successivo passando da personaggio del suo canale a personaggio importante per la community. Iniziamo a conoscerci, lo portai un po’ nel mio mondo, proponendogli, visto che su YouTube non c’era nulla che gli permettesse di fare il salto, di andare su Twitch dove poteva portare e fidelizzare la sua utenza: stando in stream con migliaia di persone si riesce a farsi conoscere meglio e dare quel valore in più. Su twitch facemmo per primi la prima live di 24h tutte di fila nel giugno del 2014, e tornati a settembre dalle ferie eravamo ormai diventati una coppia, decidemmo di aggiungere Surry perchè ci trovavamo bene su Minecraft, e poi tramite amicizie si arrivò a Sascha
Una buona fetta dei vostri follower è giovanissima, in piena età adolescenziale o pre-adolescenziale, e siete diventati per molti di loro un modello, senti il peso di questa responsabilità?
Io lo sento tantissimo, sono anche il più grande del gruppo, dai miei 28 anni penso, a prescindere dal quello che è il nostro, che tutti quelli che fanno contenuti sul web, web influencer e content creator, debbano molto rispettare le persone che li seguono, e logicamente viceversa la fanbase dovrebbero rispettare i creator.
Oltre ad esserci dei ragazzi molto piccoli, ci sono ragazzi molto sensibili e quindi si fanno influenzare dal nostro modo di affrontare determinate vicende; per questo quando abbiamo creato il gruppo già di base volevamo lanciare un messaggio forte, da li è nato il nome “Mates”, per dire ai ragazzi che la nostra passione ci ha uniti, la nostra amicizia ci permette di rendere la nostra passione un lavoro ed auguriamo a tutti di non isolarsi, di farsi degli amici, e quando si è deboli di trovare vicino a se delle persone a dargli la carica. Anche noi siamo in quattro, ognuno di noi ha dei momenti no, ma proprio perchè siamo in quattro c’è sempre qualcuno pronto a darti la carica, quindi il messaggio positivo, l’etica corretta nei nostri video e nelle cose che facciamo è sempre stato cardine di quello che vogliamo esprimere
I videogiochi sono spesso al centro dei vostri video: qual’è il primo a cui hai giocato?
Io c’ho 28 anni, ho giocato anche al commodore a giochi ormai dimenticati, il sega megadrive con sonic, super mario sullo snes, quando all’epoca si andava a casa di un amico o di un’altro perchè non si poteva averli tutti. Ma appassionato di videogiochi lo sono diventato davvero con il PC, ai tempi delle connessioni a 56k iniziai a scorpire il mondo dei giochi online, appassionadomi ai gdr ed agli mmorpg dove potevo in qualche modo diventare qualcuno che non ero nella realtà, è quello che molti ragazzi fanno, da un lato è positivo da un altro è pericoloso perchè immedesimarsi troppo in un gioco non ti permette di viverti la tua vita. Se invece sfruttato per staccare un attimo dalla realtà, perchè troppo stressato da quello che ti circonda.
Ed il tuo preferito?
Il mio gioco preferito? Ho giocato tutti gli mmorpg, ero molto competitivo, tutti i giochi competitivi mi piacciono, anche se oggi un po’ meno, all’epoca il mio obbiettivo era essere primo in classifica, riuscendo su Aion, Cabla etc. Su console il preferito è Gears of War
Questo weekend, insieme ai tuoi compagni, rappresenterai l’Italia nella GTX Challenge, quale delle sfide proposte temi di più?
Tutta la sfida in sè, quando mi è stata proposta mi è piaciuta subito perchè è per noi un’esperienza nuova, che ci permette di far vedere il nostro modo di intrattenere. Noi siamo famosi perchè siamo 4 ragazzi che amano giocare, ma siamo come nella realtà, facciamo trasparire le nostre personalità, la mia più razionale, loro tre nell’essere un più ragazzini. Vogliamo portare questa pazzia nel torneo, rendendo questo il cardine della due giorni, dovremmo cercare di buttarla nello scherzo, perchè contro abbiamo invece giocatori che giocano dalla mattina alla sera perchè nel loro lavoro c’è più il gioco e meno l’intrattenimento.