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Fausto Brizzi, Clarissa Marchese: “Non c’era nulla da denunciare, non mi ha mai toccata”

La showgirl aveva denunciato il regista romano di molestie durante un'intervista a Le Iene. Parlando a Domenica Live, l'ex miss Italia ha fatto una parziale retromarcia: "Se una persona così grande ti chiede in un contesto inopportuno di spogliarti nuda non va bene, mi ha fatto schifo"

di F. Q.

“Non c’era nulla da denunciare, non era una molestia, anche se mi ha fatto schifo“. Clarissa Marchese, miss Italia 2014, torna a parlare delle presunte molestie subite da Fausto Brizzi dopo la denuncia della scorsa settimana al programma Le Iene. “Non mi ha mai toccata, non sto denunciando la violenza – continua la Marchese a Domenica Live – Ho parlato a nome di tutte quelle ragazze che non ci hanno messo la faccia”. Secondo la Marchese, la prima assieme a Alessandra Giulia Bassi a denunciare a volto scoperto il regista di Notte prima degli esami, quello che deve cambiare è l’atteggiamento: “Queste persone con un ruolo così importante dovrebbero comportarsi in maniera differente. Se una persona così grande ti chiede in un contesto inopportuno di spogliarti nuda non va bene, mi ha fatto sentire male”. Alla domande se quelle che ha ricevuto fossero violenze, la showgirl non ha saputo rispondere: “Non ho competenze per dire cosa sia una violenza, posso parlare dei miei sentimenti, e dire che mi ha fatto schifo”.

La bufera attorno al nome di Fausto Brizzi è nata dopo l’esplosione del caso Weinstein, il produttore della Miramax accusato di violenze sessuali da decine di attrici di Hollywood. Squarciato il velo di omertà attorno al lato più oscuro del jet set televisivo, le denunce sono arrivate in tutti i campi e hanno travolto registi del calibro di Giuseppe Tornatore e Fausto Brizzi. Il regista romano aveva smentito le accuse con una lettera inviata agli organi di stampa dal suo avvocato: “Mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti sessuali non consenzienti o condivisi – si legge – Escludo categoricamente di aver conferito mandato legale per trattare il risarcimento del danno in favore di presunte vittime”. Il regista aveva sospeso ogni attività “per evitare strumentalizzazioni”.

I racconti delle vittime, raccolte in un servizio delle Iene di Dino Giarrusso, descrivevano in maniera molto simile le situazioni che le varie ragazze si trovavano ad affrontare durante i provini. La scena si svolgeva sempre in una casa, “un loft a due piani” con al centro “una vasca jacuzzi“. Poi, la richiesta di provare alcune scene che richiedessero un contatto fisico: “Se il regista è realista vuole vedere una scena vera“. Altre ragazze invece raccontano di come il regista si fosse spogliato nudo davanti alle attrici e avesse cominciato a masturbarsi.

A difendere il marito in questa situazione è stata la moglie, l’attrice Claudia Zanella: “Non trovo affatto corretto per nessuno essere descritto come il peggiore dei criminali“. La donna aveva inviato una lettera ai giornali per commentare le voci sulle presunte molestie del marito: “Gli sono vicina, perché così avviene tra una moglie e un marito quando si affrontano periodi difficili – aveva dichiarato l’attrice – In questi anni mi è capitato di sentire di tutto,  racconti di molestie di produttori su attori e attrici, abusi di potere da parte di registi e casting (uomini e donne), avance ricevute poco gentili e decisamente fuori luogo“. Davanti alle molestie, secondo la moglie, l’unica via d’uscita è quella di “correre dai carabinieri e denunciare, rispondere con un secco no, come ho fatto io stessa molte volte in questi anni nell’ambiente del cinema”. L’attrice aveva poi denunciato tutti i problemi che le denunce aveva portato all’interno della sua famiglia: “Sono barricata in casa da cinque giorni, non posso portare mia figlia al parco perché vengo assalita dai paparazzi. Anche questa può essere considerata violenza sulle donne”.

 

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