L’ex ministro Corrado Passera è stato assolto per non aver commesso il fatto nel processo di primo grado per truffa su prodotti derivati a Trani. Il tribunale, come riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, ha comminato tre condanne a 6 mesi di reclusione e 51 euro di multa col beneficio del non luogo a procedere per funzionari e dirigenti di Banca Intesa e Banca Caboto, oggi Banca Imi, e 11 assoluzioni con formula piena, fra le quali quella dell’ex ministro ed ex ad di Intesa. L’inchiesta della Procura era partita dalla denuncia di un imprenditore barlettano che si era ritenuto danneggiato dalla filiale di Banca Intesa Mediocredito per un mutuo rivelatosi particolarmente gravoso, proprio perché collegato ai derivati finanziari.
Condannati a sei mesi di reclusione (pena sospesa) Matteo Farina, responsabile dell’ufficio Financial risk management, Vincenzo Petrarulo e Giovanni Civico, dipendenti della filiale di Barletta. Il pm Michele Ruggiero aveva chiesto l’assoluzione per i vertici e condanne per sei imputati. Secondo l’accusa avrebbero fatto sottoscrivere prodotti derivati swap dicendo loro che avrebbero permesso una “copertura dal rischio di variazione del tasso d’interesse” variabile dei mutui che essi avevano stipulato tra il 2004 e il 2011. Invece, secondo l’accusa, ai due clienti furono fatti firmare derivati truffaldini che avrebbero favorito solo le banche che ottennero un ingiusto profitto patrimoniale stimato in oltre 260 mila euro.
Oltre all’ex ministro Passera, erano finiti sotto processo, tra gli altri, Giovanni Bazoli, ex presidente del consiglio di sorveglianza di IntesaSanpaolo ed ex presidente del Cda di Banca Intesa, Giovanni Gorno Tempini, ex amministratore delegato di Banca Caboto ed ex ad di Cassa depositi e prestiti, Enrico Salza, ex presidente del consiglio di gestione di IntesaSanpaolo, Giampio Bracchi, ex vicepresidente e componente del comitato esecutivo di Banca Intesa e Andrea Munari, ex ad di Banca Caboto.