Westminster ha stabilito che dopo la Brexit gli animali nella legislazione britannica non saranno più considerati esseri senzienti, a differenza di quanto accade adesso con l'adozione dei provvedimenti europei, che hanno riconosciuto questo principi. Critiche degli animalisti
I parlamentari di Westminster hanno votato contro l’inclusione della sensibilità animale dallo European Union (Withdrawal) Bill, il documento che stabilisce quali leggi saranno in vigore dopo marzo 2019, ovvero dopo l’uscita effettiva dall’Unione Europea. Oltre l’80% delle norme che riguardano il benessere animale nel Regno Unito sono state infatti approvate a Bruxelles e sono in vigore anche nel Regno Unito, ma dopo Brexit quei provvedimenti non saranno più validi. Il voto del Parlamento, scrive l’Independent, è stato fortemente criticato dagli animalisti, convinti che tradisca l’impegno del governo nel considerare i diritti degli animali come priorità nella transizione di Brexit. Quello che Londra ha deciso così di eliminare è il principio riconosciuto dalla Ue che gli animali possano provare emozioni e dolore.
La Rspca, la più importante associazione britannica per la tutela del benessere animale, ha fortemente criticato il voto del Parlamento. “Nella Ue sappiamo che il riconoscimento degli animali come esseri senzienti è stato fondamentale per migliorarne il benessere in tutto il continente. E se il Regno Unito vuole raggiungere il massimo livello possibile del benessere animale, dovrebbe fare lo stesso”.