Polemica rovente a L’Aria che Tira (La7) tra la deputata di Forza Italia, Mariastella Gelmini, e la parlamentare del Pd, Anna Ascani, sulla figura di Silvio Berlusconi. La miccia è accesa da Bruno Vespa il quale osserva: “Berlusconi aveva l’Italia in mano. Ma è uno sciagurato, perché poi è andato a casa di Noemi Letizia, perdendo così il navigatore per delirio di onnipotenza e sottovalutando il peso che le ragazze avrebbero avuto sulla sua vita privata”. Gelmini dissente: “Siamo alla vigilia di un pronunciamento della Corte di Strasburgo sull’espulsione di Berlusconi dal Parlamento. La vicenda delle ragazze, come le chiami tu, è stato un attacco al presidente. Ci sarà stata qualche leggerezza, per carità, ma non è solo quello. La verità è che c’è stato un accanimento giudiziario fortissimo nei confronti del presidente Berlusconi”. Insorge Ascani: “Avete fatto votare dal Parlamento che Ruby era nipote di Mubarak. Ma scherziamo? Tu cosa hai votato quel giorno?”. “Ma smettila!” – ribatte l’ex ministro dell’Istruzione – “Mi dispiace che tu, che hai quel leader, non abbia il senso delle situazioni”. “No, io ho il senso della storia di questo Paese”, replica la deputata Pd. “Tu invece banalizzi” – ribadisce Gelmini – “La storia di questo Paese è una storia di accanimento e di uso politico della giustizia E purtroppo è capitato a Berlusconi”. “Voi avete votato in Parlamento una follia”, controbatte Ascani. Interviene Vespa, che fa un distinguo tra la vicenda politica e giudiziaria di Berlusconi e quella relativa alle sue ‘ragazze’. “Tu c’eri a quelle cene, Bruno?“, chiede la deputata di Fi. “Non era stato invitato“, commenta ironicamente il presidente de Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro. “Maristella, ti prego” – risponde Vespa – “Abbiamo due visioni diverse io e Berlusconi e gliel’ho anche detto. Resta il fatto che nessuna persona al mondo è stata seguita e intercettata per mesi e mesi come lui. Ugualmente tutte le persone, ragazze o non ragazze, che Berlusconi riceveva: chiunque si avvicinasse alla villa di Arcore veniva pedinato, fotografato, intercettato. Questo francamente non è degno di un Paese civile, al di là delle leggerezze di Berlusconi”