In primo grado l'ex senatore Pd era stato condannato a 8 anni e in appello la pena era scesa a 7. L'imputato è accusato di essersi appropriato di oltre 25 milioni di euro di fondi destinati al partito. Per lui nel 2012 palazzo Madama votò sì alla richiesta d’arresto
In primo grado era stato condannato a 8 anni e in appello la pena era scesa a 7. Oggi il pg della Cassazione Alfredo Viola ha chiesto la riduzione a 5 anni e 3 mesi della condanna, inflitta in secondo grado, per appropriazione indebita e calunnia nei confronti dell’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi per la prescrizione di alcuni reati. Il pg ha chiesto l’eliminazione di quanto confiscato a Lusi destinandolo alla Margherita ora in liquidazione. Viola inoltre ha chiesto per Lusi l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni anziché per sempre come deciso in appello.
L’ex senatore è accusato di essersi appropriato di oltre 25 milioni di euro di fondi destinati al partito. Per lui nel 2012 palazzo Madama votò sì alla richiesta d’arresto. L’ex senatore era accusato di aver intascato soldi pubblici a partire dal 2002, quando ricevette l’incarico di controllare le entrate e le uscite del partito cui erano destinati i rimborsi elettorali. Nel 2012 la Banca d’Italia segnalò un’operazione sospetta sull’acquisto di un appartamento in via Monserrato, a Roma, vicino piazza Navona. Così gli inquirenti iniziarono a esaminare i conti della Margherita scoprendo che, ricorrendo anche a due società estere, la Ttt srl e la Paradiso, Lusi era riuscito a dirottare in Canada 23 milioni di rimborsi elettorali e poi li aveva fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale.