A.A.A. produttore e distributore cercasi. Firmato Quentin Tarantino. Dopo le decine di accuse di molestie e violenze sessuali piovute addosso ad Harvey Weinstein, il regista di Pulp Fiction è rimasto senza il suo storico produttore. Il sodalizio tra i due è infatti nato fin dai tempi de Le Iene nel 1992 quando i fratelli Weinstein scoprirono il noir al Sundance e, ancor prima che il film passasse a Cannes cinque mesi dopo, apposero il loro marchio distributivo Miramax. Uno stemma di distribuzione, e talvolta di produzione, art house che per Tarantino è durato fino a Kill Bill volume 2 nel 2004, passando per Pulp Fiction, Jackie Brown e Kill Bill 1. Il mezzo passo falso di Grindhouse – a prova di morte (2007) vede comunque Bob e Harvey partecipare a livello produttivo con la Dimension Film, etichetta con cui i Weinstein produssero titoli più di genere horror e sci-fi. Poi di nuovo con la nuova compagnia The Weinstein Company ripresero a produrre direttamente Bastardi senza gloria, Django Unchained, e The hateful Eight, facendosi poi supportare in sede distributiva dalle grandi major come Universale e la Sony.
Ora però pur avendo già preventivato budget e periodo di riprese – il 2018 – il nuovo film di Tarantino, che fellinianamente ha un titolo provvisorio come #9, mentre da altre fonti risulta qualcosa come 1969, non ha un vero e proprio produttore pronto a rilevarlo, perché la TWC travolta dagli scandali sta lottando per non finire in bancarotta. Variety segnala che Tarantino ha simbolicamente lasciato gli uffici della compagnia fondata dai due fratelli newyorchesi e sta cercando un nuovo studio di produzione. Il nome più quotato è la Sony Pictures, che già si era assicurata i diritti mondiali per la distribuzione del film. L’avvio delle operazioni di produzione è stato ufficializzato a luglio 2017 e il film racconterà degli omicidi della Manson family, come del suo fondatore Charles Manson appena morto ad 83 anni. #9 avrà come protagonista Margot Robbie nel ruolo di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, una delle vittime della Manson family.
Con otto lungometraggi alle spalle Tarantino ha garantito a se stesso e alle compagnie produttive dei Weinstein in vent’anni di produzione circa 700 milioni di dollari solo nel Nord America (con l’aggiustamento per l’inflazione si va sul miliardo di dollari sempre nel Nord America). Il nono film dovrebbe costare circa 100 milioni di dollari ed è la cifra più alta prevista per la produzione di un film di Tarantino, circa quanto costò Django Unchained. Ovviamente le condizioni non negoziabili del nostro sono di una percentuale sugli incassi e il più classico dei desideri autoriali: il director’s cut. Un’operazione rara nella Hollwyood di oggi che lo avvicina ad un grande come Clint Eastwood che, fin sul finire degli anni settanta, ha firmato un accordo similare con la Warner Bros su percentuali e versioni finali. Ed essendo la cifra del budget piuttosto impegnativa per #9 si è fatto il nome della produzione Warner che, secondo autorevoli voci interne allo storico studio, anch’esso nato grazie all’unione tra fratelli (quattro ndr) nel lontano 1923, avrebbe costruito ponti d’oro per avere il regista di Pulp Fiction nella propria scuderia. Si racconta di un incontro di lavoro dove la Warner ha accolto Tarantino in uno studio di posa stile fine anni sessanta, cioè dello stesso periodo in cui si ambienterà il film, compreso il logo Warner dell’epoca che fa tanto operazione vintage a cui Tarantino non sembra insensibile. In lizza ci sono però anche Paramount e Fox sia chiaro, mentre sembra molto più complicato, vista l’entità dell’esborso iniziale per iniziare a girare che siano produzioni produzione indipendenti emergenti come Amazon Studios, A24, Annapurna e Lionsgate, a convincere Tarantino.
Per #9 inoltre andrà scelta presto la star maschile. Per il ruolo di Manson si fanno i nomi di Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, anche se nelle ultime settimane è emerso pure il redivivo Tom Cruise, con il quale Tarantino non ha mai lavorato. Nel cast tecnico è già sicura la presenza di David Heyman, executive della Heyday Films, che ha curato la serie di successo di Harry Potter. Le riprese del film sono programmate a Los Angeles per la prossima estate e l’uscita in sala è prevista per il 2019.