Istituto Don Luigi Sturzo, convegno dei cattolici democratici. E’ qui che l’ex sindaco di Milano e leader di Campo Progressista Giuliano Pisapia apre ad Alternativa polare nel centrosinistra, ma poi ritratta (“mai detto”). Ma è troppo tardi perché diversi esponenti dem salutano la notizia con grande soddisfazione, come una soluzione liberatoria. “Noi vogliamo costruire un campo aperto, largo e progressista” aveva detto Pisapia, rispondendo a margine del convegno ad una domanda su possibili alleanze con Alternativa polare. E a chi gli fa rimarcare il rischio di essere troppo di centro, Pisapia ha osservato: “Veniamo dalla sinistra e saremo capaci di mettere insieme centro e sinistra per costruire un nuovo centrosinistra”. Si attendeva quindi solo la risposta di Alfano, reggente di un partito con pochi numeri percorso dal dubbio tra un apparentamento o una corsa in solitaria.
Ma ecco che l’ex sindaco annulla il matrimonio appena officiato. “La notizia che avrei detto sì ad Alfano è completamente inventata”, dirà a stretto giro. Frutto di un equivoco con i giornalisti. Ma è tardi, perché i dem si spellano le mani. “E’ giusta la linea tracciata da Pisapia, è giusto unire il centro e la sinistra. Ora lavoriamo sui contenuti per un progetto riformista coeso e capace di dare un’ulteriore spinta al nostro Paese”, ha subito detto il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato. Mentre sul fronte di Mdp le reazioni sono esattamente di segno contrario. “Mi auguro che le parole di Pisapia siano state equivocate a proposito di un eventuale alleanza con Alfano. Io resto convinto che il suo progetto sia alternativo alle politiche della destra e dei diversamente berlusconiani”, dichiara il deputato di Mdp Arturo Scotto. “Altrimenti davvero stiamo vivendo in un mondo alla rovescia. Se vuoi combattere il populismo non puoi sdoganare il trasformismo“.
Di fatto la n0tizia poi smentita era a dir poco attesa, come dimostra la presenza in sala, a sorpresa, di Piero Fassino proprio l’uomo che Renzi ha incaricato di interloquire con le forze di sinistra per formare una coalizione. E che giusto una settimana fa aveva incontrato gli esponenti di Campo Progressista. C’è poi Bruno Tabacci, deputato di Cp e già assessore dello stesso Pisapia nei primi anni della sua giunta milanese. Le agenzie intercettano Pisapia. Alla domanda se con Ap, che diversamente da Mdp apre all’alleanza con il Pd, la coalizione a questo punto possa diventare un campo centrista, Pisapia ha ribattuto: “Saremo molto di sinistra perché Veniamo dalla sinistra e saremo capaci di mettere insieme il centro e la sinistra per mettere insieme un nuovo centrosinistra”. Così titolano sull’apertura ad Alfano, mandando il sindaco su tutte le furie che puntualizzerà: “Mai detto che apro ad Alfano”.
Resta però il gradimento per la non-apertura testimoniato, tra gli altri, dal portavoce del partito Matteo Richetti: “La nostra volontà di costruire un soggetto di centrosinistra è sincera. Se da Mdp ci han detto di no ne prendiamo atto”. L’alleanza comprenderà “l’area liberal democratica che in questa legislatura ha avuto un ruolo importante, l’area di Scelta civica e del ministro Calenda, così come quel Campo progressista che Pisapia sta costruendo. Io credo e spero in un dialogo con noi. In più ci sono gli ambientalisti e i Radicali”. Mdp chiede di sedere al tavolo dopo il voto? “Bisogna costruire un terreno d’intesa prima del voto per vincere le elezioni. Dopo il voto forse è un pò tardi”, ha risposto.