Tre minorenni di origine cinese sono stati fermati per l’omicidio del 20enne Cogliang Hu, trovato morto dalla madre all’interno di una valigia in casa sua a Modena lo scorso sabato 25 novembre. Due di loro si trovavano a Prato, mentre il terzo non aveva lasciato la cittadina emiliana. Altre due persone, non sappiamo se minorenni o maggiorenni, sono tutt’ora ricercate nella China Town della Toscana. “Indaghiamo per omicidio volontario pluriaggravato e occultamento di cadavere”, ha dichiarato il procuratore di Modena Lucia Musti. Al momento si ritiene quindi che abbiano tutti agito con pari responsabilità. Secondo le prime risposte di uno dei fermati, emerge la pista del ricatto sessuale: Hu, conosciuto da tutti come Leo, aveva una relazione con uno dei presunti autori dell’omicidio e lo ricattava dicendo che avrebbe rivelato la sua omosessualità se lo avesse lasciato.
Il fermo è stato disposto dalla Procura per i minorenni di Bologna, guidata dal procuratore Silvia Marzocchi. Gli altri due minori bloccati invece a Prato sono a disposizione della Procura minorile di Firenze, che ne chiederà la convalida al tribunale fiorentino, dopo di che gli atti saranno trasmessi a Bologna. Gli indagati sono stati ripresi da telecamere di sorveglianza condominiali e identificati sulla base delle immagini.
Congliang Hu sarebbe stato dunque vittima di una ritorsione. Una vendetta organizzata dal gruppetto arrivato a Modena da Prato. I cinque, difatti, si sono presentati a casa sua, mentre l’avvocato, compagno della madre, era presente (in un’altra camera) così come la madre. Dopo aver chiuso la porta della stanza del giovane, lo avrebbero soffocato, occultando infine il cadavere dentro la valigia, che apparteneva ai due adulti. Poi il gruppo si è allontanato dalla palazzina. Qui le telecamere hanno immortalato tutti i partecipanti, fornendo agli inquirenti l’inizio delle indagini.