È scomparso il 14 novembre da Brugherio, in provincia di Monza e Brianza. Non c’è alcuna traccia della sua Audi, non aveva prenotato biglietti ferroviari né aerei. Non avrebbe avuto alcun motivo per allontanarsi volontariamente, Andrea La Rosa, ex calciatore di 35 anni attuale direttore sportivo del Brugherio 1968. Gli investigatori dicono che “tutte le piste sono ancora aperte”, ma iniziano a privilegiare quella dell’omicidio.

Proprio perché continua a non esserci traccia di una sua partenza spontanea, mentre invece diversi suoi amici raccontano – come riporta il Corriere della Sera – che alcune ore prima della sua scomparsa avrebbe dovuto incontrare in periferia alcune persone “per chiudere un affare di soldi”. Non aveva spiegato nulla di più, se non che quell’incontro “un po’ lo preoccupava” e che il luogo dell’incontro era nei dintorni di Quarto Oggiaro. Da quel momento due settimane di silenzio e la preoccupazione della famiglia, che il 16 novembre ha denunciato formalmente la scomparsa.

Dopo aver giocato diversi anni in Serie C, La Rosa ha iniziato un percorso nel settore del marketing e della pubblicità dopo aver studiato alla Bocconi. Vanta esperienze negli Stati Uniti e uno stage di formazione al Milan. Attualmente è socio di un’azienda solida impegnata in consulenza, oltre a seguire quotidianamente il Brugherio 1968 nella sua avventura nel campionato di Eccellenza. Non un ombra nel suo passato. Tranne quell'”affare di soldi” da chiudere. Da quel momento è scomparso, assieme alla sua Audi A3. Il cellulare non è raggiungibile. Dall’apparecchio telefonico sono partiti gli accertamenti dei carabinieri per ricostruire gli spostamenti attraverso i tabulati.

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