Parte al quartiere ebraico di Roma la raccolta differenziata tecnologica con sacchetti ‘intelligenti’, in grado grazie a un chip di riconoscere a quale utente appartiene. Un modo per identificare chi ricicla di più e chi meno, potendo in questo modo variare anche le tariffe della Tari. Il nuovo modello di prelievo dei rifiuti inizia in un’area di 40mila metri quadrati che si sviluppa attorno al Portico d’Ottavia, nella quale sono presenti circa mille utenze domestiche e non. E da febbraio 2018, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dovrebbe coinvolgere 490mila abitanti del X e VI Municipio per poi essere estesa entro l’anno a più di un milione di cittadini.
“Passo dopo passo stiamo rendendo concreto il nostro piano per ridurre e gestire in modo sostenibile i materiali post consumo prodotti ogni giorno a Roma – ha spiegato la sindaca Virginia Raggi – I rifiuti verranno separati in sacchetti intelligenti dotati di etichetta Rfid, che traccia il rifiuto con radiofrequenza. L’etichetta sarà letta da un’antenna collocata sui mezzi per la raccolta e i conferimenti di ogni singolo utente saranno registrati puntualmente”. Roma, afferma la Raggi, “è la prima tra le capitali europee” ad utilizzare questa tecnologia: “Abbiamo fortemente voluto questa innovazione anche perché iniziare a registrare i conferimenti delle utenze è per Roma il primo passo verso l’applicazione della tariffa puntuale che fa pagare di meno chi ci aiuta a riciclare di più”.
Saranno coinvolti nella prima sperimentazione 760 residenti, 327 utenze domestiche e 68 utenze non domestiche tra ristoranti, negozi, supermercati, alimentari e scuole. Tutte le frazioni di rifiuto saranno conferite presso due punti mobili di raccolta presidiati da personale Ama posizionati in altrettanti punti di raccolta, mentre i ristoratori avranno orari e modalità di conferimento diversi. “Il nuovo sistema di raccolta che abbiamo messo a punto grazie anche alla collaborazione con la Comunità ebraica – spiega il presidente Ama Lorenzo Bagnacani – coniuga le esigenze di maggior decoro e di sicurezza specifiche di quest’area. Sono felice che il sistema di raccolta basato sulla tecnologia Rfid, che la città di Roma sta mettendo a punto per prima tra le capitali europee, venga attuato proprio a partire da uno dei rioni storici più antichi”.