“Renzi parla di emergenza fake news? Se qualcuno volesse fare una legge in merito e magari fosse qualcuno del governo attuale, dovrebbe innanzitutto consegnarsi alle forze dell’ordine”. È l’ironico commento di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, all‘allarme fake news lanciato dal Pd. Ospite de L’Aria che Tira (La7), il deputato spiega: “A me vengono in mente le fake news che, durante la campagna per il referendum costituzionale del 4 dicembre, inondavano il Paese. Mi è tornata davanti una grafica di Confindustria che annunciava, in caso di vittoria del No al referendum, un tracollo del Pil al -4%, centinaia di migliaia di posti di lavoro in meno, centinaia di migliaia di poveri in più. Le fake news sono queste, ricordiamolo”. E aggiunge: “C’è un’altra cosa che mi preoccupa rispetto a questo dibattito: esiste una sfera della comunicazione social e virale che è poco indagata. Oggi nella formazione della nostra opinione siamo molto orientati da qualcosa che non vediamo, i cosiddetti Big Data. Ci sono, cioè, aziende non note e società che fanno questo: di fatto posseggono e spesso manipolano un numero gigantesco di nostri dati per orientare consumi e scelte. Altro che la messa in giro di qualche piccola falsa notizia”. Fratoianni poi spiega le ragioni di Sinistra Italiana riguardo al mancato accordo elettorale col Pd: “Consideriamo sbagliate le scelte che il Pd ha fatto in questi anni. Svegliarsi all’improvviso e chiedere in nome della responsabilità un’alleanza contro il pericolo della destra, rivendicando al contempo le proprie scelte, dal Jobs Act alla Buona Scuola fino allo Sblocca Italia, non è accettabile”
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