“Travaglio dice che Berlusconi ha dimostrato in tutti i modi di non essere adeguato alla cosa pubblica? Non è vero. Sotto il suo governo le cose sono andate, più o meno, come andavano negli altri governi”. Così a Dimartedì (La7) il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, risponde al direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, intervenuto pochi minuti prima nella trasmissione. Scalfari spiega di aver paragonato Berlusconi al criminale londinese Mackie Messer, personaggio de “L’opera da tre soldi” di Brecht. E aggiunge: “Mi pare, però, che Travaglio e altri non dicano che io ho messo una condizione all’eventuale alleanza tra Pd e Berlusconi: che quest’ultimo chiuda con Salvini. La politica una cosa diversa dalla morale. La politica non è un fatto morale, è un fatto di governabilità. Non lo dico io. Lo ha detto Aristotele e prima di lui Platone, per il quale quelli che facevano politica erano i filosofi. Che cosa poi i filosofi fossero moralmente – continua – era un problema che né Platone né Aristotele prendevano in considerazione. Aristotele fu insegnante di politica di Alessandro Magno, il quale della morale se ne fotteva nel più totale dei modi”. Scalfari ribadisce i suoi dubbi circa il fatto che il M5S sia meglio di Berlusconi sotto il profilo morale e politico. E commenta: “Chissà perché i grillini si chiamano 5 Stelle. Perché cinque? Perché stelle?”