“Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, deve intervenire”. Suscita le prime reazioni politiche il blitz compiuto dagli estremisti di destra, della sigla Veneto fronte skinhead, che ha interrotto l’assemblea della rete di associazioni pro migranti Como senza frontiere per leggere un proclama contro “l’invasione dei migranti”. Dal Pd a Sinistra Italiana fino ai Verdi una è la richiesta dopo la diffusione del video dell’irruzione: l’intervento del Viminale. A sorpresa l’unico partito del centrodestra a commentare e condannare l’accaduto è stata la Lega. Il blitz, dice il responsabile immigrazione Tony Iwobi, è chiaramente “un gesto condannabile da cui prendiamo le distanze. La Lega è sempre stata contro ogni forma di violenza. Ma la responsabilità politica delle tensioni nel nostro Paese, compreso quanto accaduto a Como, è soltanto del Partito Democratico e dei governi Renzi-Gentiloni. Chi porta avanti la politica buonista dell’accoglienza a tutti i costi crea le basi per uno scontro sociale”. A Repubblica.it Matteo Salvini conferma: “Hanno sbagliato, non si entra in casa d’altri senza permesso, non è questo il modo di risolvere il problema dell’immigrazione che finora è stato affrontato con politiche sbagliate. La mia soluzione è un lavoro costante con i sindaci e ribadire il no allo ius soli. Il 2 e 3 dicembre saremo in mille piazze d’Italia contro la legge sulla cittadinanza”. Dal resto del centrodestra abbondante timidezza sull’accaduto.
Parlano invece molti esponenti del centrosinistra. “Le immagini che si vedono nel video dell’irruzione di una squadra di skinhead veneti nella sede dell’associazione Rete Como Senza Frontiere testimoniano un’azione gravissima e inaccettabile”, dicono Emanuele Fiano, Chiara Braga e Mauro Guerra, deputati del Partito democratico e firmatari di una interrogazione su quanto accaduto a Como. “Una vera e propria intimidazione condotta in stile squadristico, con proclami razzisti, all’interno di una sede dove persone pacifiche sono riunite per discutere le loro azioni di solidarietà. Si tratta, fra l’altro, – continuano – di un gruppo noto anche per la loro continuata propaganda antisemita. Riteniamo che le istituzioni della nostra democrazia non possano restare in silenzio di fronte a questo episodio che, purtroppo, è soltanto l’ultimo di una serie di azioni che destano seria preoccupazione. Per questo abbiamo ritenuto di rivolgere un’interrogazione al ministro dell’Interno per chiedere quali interventi ritenga opportuni per affrontare quella che sta divenendo per molti territori del nostri Paese una reale emergenza”.
“L’irruzione di una squadraccia neonazista durante una riunione della rete antirazzista di Como, è il preoccupante segnale di un’escalation senza fine di episodi di intimidazione e violenza da parte di organizzazioni neofasciste”, dice Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana. “Le immagini che abbiamo visto sul web in queste ore ci fanno rabbrividire: noi non abbiamo intenzione di tornare agli anni ’20”, prosegue il leader di Si che poi chiede a sua volta l’intervento del governo: “Mi auguro che la pensino così anche il ministro Minniti e il premier Gentiloni. Aspettiamo una reazione immediata, ferma, decisa dello Stato. Ora”. Andrea Maestri, deputato di POssibile, aggiunge: “Da mesi stiamo denunciando la deriva fascista di alcune azioni e di varie manifestazioni, senza che sia stata prodotta una vera risposta da parte delle Istituzioni, relegando la questione a un aspetto quasi folkloristico. È un grave errore e siamo pronti a denunciarlo ancora una volta”.
Chiedono un intervento del ministro dell’Interno anche i Verdi. “Nell’esprimere la nostra solidarietà come Verdi ai volontari dell’Associazione Como Senza Frontiere per il blitz subito nella serata del 28 novembre da parte dei naziskin del Veneto Fronte Skinhead, vogliamo cogliere l’occasione per far riflettere l’opinione pubblica e i mezzi di informazione sulle modalità di diffusione di tali avvenimenti”, scrive in una nota la coordinatrice nazionale dei Verdi Luana Zanella. “Chiediamo quindi al ministro Minniti – continua la leader ambientalista – di occuparsi attivamente dell’accaduto – conclude Zanella – perché questi episodi si stanno verificando in maniera troppo frequente e sono sintomatici di un’intolleranza razziale che tristemente riporta indietro ai momenti bui della storia del nostro paese”.