“Scalfari su Berlusconi e Di Maio? C’è gente con l’argenteria da difendere che ha paura dell’ignoto e che quindi preferisce tenersi i puzzoni pur di non affrontare un salto nel buio. Ma cosa possiamo ottenere di peggio rispetto ai cialtroni che ci hanno rovinato ultimi decenni?”. Così, a Dimartedì (La7), il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, si esprime sulle dichiarazioni del fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, circa Berlusconi e Di Maio. “E’ come se il papa la domenica mattina all’Angelus dicesse che Dio non esiste e che un patto col diavolo non sarebbe una cattiva idea” – osserva Travaglio – “Porto rispetto a Scalfari e gli voglio bene, non quanto nei confronti del papa. E non sono ironico. Dopo la morte di Montanelli, le cose più dure su Berlusconi le ho lette negli articoli di Scalfari. Quindi, mi sono posto la stessa domanda che mi sono fatto quando mio figlio, nello scherzo per Le Iene, mi ha detto che voleva partecipare al Grande Fratello Vip. Cioè, ho detto: ma è un ultracorpo o è vero?”. E aggiunge: “Cosa altro deve fare Berlusconi per risultare un po’ peggio di Di Maio? E’ uno che ha guidato aziende che hanno corrotto politici, magistrati, finanzieri. Ha comprato sentenze, ha pagato la mafia, ha corrotto senatori. Uno che ha fatto disastri dappertutto, quando ha governato. Uno che ha quel concetto orrendo e arcaico delle donne” – continua – “Come ricordava Libertà e Giustizia, Berlusconi è quello che invitava a far sposare le figlie disoccupate a uomini ricchi. Ma come è possibile pensare che un essere di quel genere possa essere meglio di un ragazzo, che sarà inesperto, ma che non ha mai rubato in vita sua, non ha mai corrotto nessuno e non ha mai conosciuto né mafiosi, né Licio Gelli, né Craxi, né Previti, né Dell’Utri? Mi rifiuto di pensare che Scalfari credi veramente a quello che ha detto”. Poi puntualizza: “E’ vero che il M5S sta sbagliando moltissimo. Ma non credo che la valutazione di Scalfari c’entri con gli errori dei 5 Stelle. Mi sono ben guardato dal dire che Scalfari è anziano. Secondo me, ci sta perfettamente con la testa e ha detto esattamente quello che pensano lui e una gran parte del nostro establishment. Longanesi diceva che siamo conservatori in un Paese che non ha niente da conservare. Questa paura del nuovo è abbastanza comprensibile da parte di certe generazioni, ma è incomprensibile se è di chi ha studiato il berlusconismo e sa di cosa è stato capace. Io penso che, per quanto si impegneranno, i 5 Stelle peggio di Berlusconi non potranno mai fare”
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