Le bambine hanno rispettivamente tre anni e otto mesi. "Siamo davanti ad un caso molto grave" ha dichiarato il procuratore dei minori di Brescia Emma Avezzù: "I valori della cocaina sono ancora più inquietanti dell’abbandono"
Due bambine, una di tre anni e l’altra di otto mesi, sono state abbandonate in auto dal padre che era andato a giocare alle slot-machine mentre la madre si prostituiva pochi metri più avanti. A trovarle è stata una pattuglia dei carabinieri di Verolanuova, vicino a Brescia, che passando accanto alla vettura ha sentito le urla di pianto provenire dall’interno. Le bambine sono state portate in ospedale per accertamenti e lì è emerso che le piccole avevano tracce di cocaina nel sangue. I fatti risalgono al 24 novembre scorso, ma solo oggi ne è stata data notizia.
“Siamo davanti ad un caso molto grave“, ha dichiarato il procuratore dei minori di Brescia Emma Avezzù. Il pm ha sottolineato che “i valori della cocaina sono ancora più inquietanti dell’abbandono”. “Bisogna capire come sia stato possibile. Non sono valori del sangue compatibili al fumo passivo di cocaina. Se casuale, con le bambine che hanno ingerito cocaina, o volontario da parte di genitori la situazione resta allarmante” ha concluso. Le bambine si trovano ora in una comunità protetta e la Procura per i minorenni ha aperto la pratica di adottabilità per entrambe, indicando in modo specifico che le bambine non fossero messe in comunità con la madre.