Cultura

Prima della Scala: tutta Milano si fa palcoscenico per l’Andrea Chénier. Maxischermi in città per seguire l’opera

L'opera diretta da Riccardo Chailly risuonerà in ventisette punti della città. E, dal 30 novembre al 10 dicembre, il Comune ha organizzato un cartellone di appuntamenti dedicati, con proiezioni in diretta, concerti, reading e performance gratuite

Quando, con le prime gelate, le luminarie si accendono per le strade e le vetrine si riempiono di addobbi natalizi, i milanesi già sentono nell’aria la Prima della Scala che si avvicina. E’ da capire se è ancora l’evento più mondano oltre che il più importante della cultura in Italia. Di sicuro sarà una Prima “diffusa”: l’Andrea Chénier di Umberto Giordano, diretto da Riccardo Chailly, risuonerà per tutta Milano, con 27 luoghi di proiezione nei nove municipi della città. Non solo, in attesa della Prima, dal 30 novembre al 10 dicembre, il Comune ha organizzato un cartellone di appuntamenti dedicati all’opera, con proiezioni in diretta, concerti, reading e performance gratuite che animeranno la città.

Prima diffusa è stato uno dei primi progetti di partecipazione artistica e culturale che Milano ha promosso e realizzato – afferma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – e questa settima edizione testimonia la bontà di una scelta che punta ad ampliare il più possibile la condivisione della bellezza. Anche questa nuova edizione infatti porta la Prima della Scala fuori dalla sua sede naturale e la diffonde in città rendendola accessibile a tanti, grazie alle 27 proiezioni in diretta dal teatro, e più vicina anche a chi non la conosce bene grazie ai concerti diffusi, agli approfondimenti e alle guide all’ascolto”.

Molti i luoghi simbolici scelti per la proiezione in diretta: ci sono l’istituto penitenziario Cesare Beccaria e San Vittore, la Casa dell’accoglienza Enzo Jannacci, il teatro Rosetum, ma anche il Terminal 1 di Malpensa, il teatro Maciachini, il Borgo sostenibile di Figino, Base Milano, Artepassante Repubblica, Fondazione Feltrinelli e altre conferme da Mare culturale urbano al Barrio’s, al teatro dal Verme. L’opera sarà trasmessa in diretta anche su Rai Uno.

La Prima diffusa sarà inaugurata il primo dicembre a Palazzo Litta, con una serata di teatro immersivo, dove il pubblico potrà scoprire i personaggi dell’opera, le sue atmosfere e le sue musiche (tra gli ospiti Lella Costa). Personaggi con i costumi tradizionali dell’epoca distribuiranno i volantini dell’evento per le stazioni dei treni e della metropolitana, suscitando la curiosità dei passanti.  E anche due tram “vestiti” su ispirazione di Andrea Chénier viaggeranno per la città diffondendo il programma della manifestazione e delle biciclette elettriche a tre ruote trasmetteranno musica lirica in giro per le strade di Milano.

“Diffondere la cultura musicale e la conoscenza della tradizione del melodramma è parte della nostra missione” ha spiegato il sovrintendente della Scala Alexander Pereira, che ha aggiunto: “Il progetto della Prima diffusa, ormai radicato nel territorio e atteso dai cittadini, è parte di una strategia complessiva per moltiplicare le occasioni di accesso, di approfondimento e di scambio. Negli ultimi anni la Scala ha intensificato le collaborazioni con il Comune, la Rai, le altre istituzioni culturali e le aziende per fare della musica un patrimonio condiviso da tutti. Al Comune di Milano e a Edison (tra gli sponsor della Scala, ndr) va un ringraziamento per l’entusiasmo con cui ci sono accanto”.

A Palazzo Litta, dall’1 al 7 dicembre sarà esposta In corso d’opera, un’installazione multimediale curata dall’Accademia Teatro alla Scala, che permetterà al pubblico di immergersi, virtualmente, nella magia della Prima. Tanti i volti noti che hanno aderito all’iniziativa di Stand Up Poetry, i reading di poesie dedicate al tema dello ChénierMassimo Zamboni, Roberto, Max Collini (Offlaga Disco Pax), Willie Peyote (da Gue Pequeno a Montale), Vincenzo Costantino Cinaski, Paolo Agrati, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro Degli Orrori), Emidio Clementi (Massimo Volume) e Corrado Nuccini.