È emerso oggi a margine dell’udienza in Corte d’assise di un processo in cui il pm Roberto Sparagna ha chiesto 30 anni di carcere per Maurizio Minghella per l’omicidio, avvenuto nel 1998, di una giovane albanese. L'imputato è stato già condannato all'ergastolo per altri delitti
Le indagini di altri cinque cold case relativi all’omicidio di altrettante donne sono state riaperte dalla procura di Torino nell’ambito di accertament, da cui non è esclusa la possibilità di un coinvolgimento del serial killer Maurizio Minghella. È emerso oggi a margine dell’udienza in Corte d’assise di un processo in cui il pm Roberto Sparagna ha chiesto 30 anni di carcere per l’omicidio, avvenuto nel 1998, di una giovane albanese. Delle cinque vittime, due sono donne anziane trovate morte in casa. L’uomo è stato già condannato all’ergatsolo per sette delitti, quattro nel genovese e tre nel torinese, commessi tra il 1978 e il 2001.
L’uomo, che ha 59 anni, è ora a processo per l’omicidio di Floreta Islami, prostituta albanese strangolata nelle campagne di Rivoli (Torino) diciannove anni fa, il 14 febbraio 1998. L’inchiesta per l’omicidio della donna, nata a Valona nel 1969, era stata archiviata una prima volta nel 1998 e una seconda nel 2004. La svolta era arrivata nel 2014, grazie alle più recenti e innovative tecniche di analisi biomolecolare.
La polizia scientifica aveva comparato il Dna di Minghella con la piccolissima traccia di liquido biologico trovata vicino alle frange dell’arma del delitto: una sciarpa di lana nera.
Sulle pagine di cronaca nera la storia del serial killer era arrivata alla fine degli anni Settanta, quando Minghella, appena ventenne, fini’ dietro le sbarre, condannato all’ergastolo per l’omicidio di quattro prostitute. Nel 1999 ottenne la semilibertà e si trasferi’ a Torino, dove sembrava condurre una vita irreprensibile: di giorno lavorava in una comunità e la sera tornava in carcere. Ma nel marzo 2011 venne di nuovo arrestato. E nel 2005 la Cassazione lo ha condannato in via definitiva per l’omicidio di tre donne: Fatima H’Didou, marocchina di 23 anni strangolata nel maggio del ’97 a Caselette; Cosima Guido, 63 anni, trovata senza vita nel gennaio del ’99 nel suo monolocale a due passi dalla Pretura in piazza IV Marzo a Torino; Florentina Motoc, moldava di 21 anni, uccisa nel febbraio 2001 nel capoluogo piemontese. Quello di Floreta sarebbe l’ottavo omicidio, ma Minghella, condannato a una pena complessiva di 131 anni di carcere, e’ indagato anche per altri delitti. A cui se ne potrebbero aggiungere altri cinque.