Calcio

Calcio, documenti falsi a baby-calciatori: tre arresti. Nella “tratta” anche il centrocampista dell’Inter Gnoukouri

Secondo gli inquirenti, l'organizzazione ha fornito documenti contraffatti a 5 giocatori ivoriani. Al centro dell'inchiesta l'agente Damiano Drago, 32 anni di Siracusa, già finito nel mirino della Dda di Catanzaro per presunti legami con la cosca Trapasso

Giovani promesse del calcio della Costa d’Avorio venivano fatte entrare clandestinamente in Italia con la scusa ricongiungersi coi propri famigliari. La squadra mobile di Parma ha arrestato 3 persone, un italiano e due ivoriani, che gli inquirenti ritengono i responsabili dell’organizzazione del trasferimento in Italia di cinque baby calciatori ivoriani. Tra questi anche Assane Gnoukouri, centrocampista dell’Inter.

La procura parmense ritiene che a capo della tratta ci fosse l’agente Damiano Drago, 32 anni, originario di Siracusa e noto alla Dda di Catanzaro per alcuni presunti contatti con la cosca Trapasso. Nell’indagine sono finite in tutto 8 persone (cinque per aver prestato la propria identità) e alcune perquisizioni sono state effettuate a Parma e a Milano. Gli arrestati dovranno rispondere delle accuse di falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A far partire le indagini è stato uno dei giocatori finito al centro dell’inchiesta che ha deciso di denunciare tutto alle autorità.

L’organizzazione – stando all’indagine – riusciva a fornire ai calciatori dei documenti contraffatti che stabilivano un rapporto di parentela con persone ivoriane presenti in Italia. Poi, con la scusa di un visto temporaneo per visitare la famiglia, i giocatori arrivavano in Italia e sostenevano provini con varie squadre. Tre dei cinque calciatori vivevano a casa dell’agente Drago. Secondo le indagini, l’agente riceveva anche una percentuale degli ingaggi dei giocatori introdotti illegalmente nel nostro Paese. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di Gnoukouri: il centrocampista, attualmente infortunato, avrebbe un altro nome, anche se le indagini escludono responsabilità da parte dei club. Il suo presunto padre, Gnoukouri Demoya Yves, è stato arrestato.