Volantini e preservativi per “informare sull’Hiv e su come prevenirlo”. È l’iniziativa degli studenti del collettivo universitario Prisma – LGBTQIA+ e di Link dell’Università La Sapienza di Roma. “Vogliamo informare studenti e studentesse perché ci sia consapevolezza e perché ognuno di noi, se vuole fare sesso, lo faccia in maniera sicura”, racconta Riccardo, studente di medicina. “Oggi avevamo organizzato qui, insieme a diverse associazioni e alla facoltà di medicina – e con l’iniziale benestare della facoltà di ingegneria – un convegno per parlare di Hiv e di come prevenirlo”, racconta a ilfattoquotidiano.it davanti alle aule di ingegneria. “Una settimana fa però il preside di ingegneria, Antonio D’Andrea, ci ha mandato una mail in cui comunicava l’annullamento dell’iniziativa, dando come motivazione il fatto che l’Hiv non è un argomento che riguarda la facoltà di ingegneria. Come a dire che gli studenti di ingegneria non possono prendere l’Hiv!”.
“Fuori dai nostri compiti scientifici e didattici”, ha spiegato il preside agli organizzatori. Ma “l’educazione sessuale andrebbe fatta in maniera completa, bisognerebbe parlarne”, dice Susanna, studentessa di filosofia. “Non ho mai avuto delle informazioni nel mio percorso scolastico e universitario”.
“Io mi sono educato su internet, con gli amici, con riviste”, racconta un altro studente, Riccardo, che alla Sapienza frequenta la facoltà di economia. “In tanti paesi del mondo si fa educazione sessuale, e i dati ci dicono che così si riducono le gravidanze indesiderate e la trasmissione delle malattie sessuali. Quella di oggi è un’occasione persa per La Sapienza e la facoltà di ingegneria”.
“Ci dispiace tutto questo” dichiarano gli organizzatori, tra cui Ruggero Freddi, dottorando finito agli onori delle cronache per il suo passato da pornoattore. “Avevamo già tutto pronto. Siamo stati un mese dietro segreterie e burocrazia per fare al meglio tutto; abbiamo presentato i curriculum degli ospiti; il Preside di ingegneria ci ha mandati a parlare con il Preside della Facoltà di Medicina, il quale ci aveva assicurato la presenza di un professore di Sapienza stessa. Ora invece si sono tirati indietro. Qual è il motivo?”.