Le regole per avere il contributo di 800 euro erogato dall’Inps alla futura mamma al compimento del settimo mese di gravidanza, oppure alla nascita del figlio o al momento dell’adozione o dell’affido di un minore
La Legge di Bilancio 2018 conferma il Bonus mamma domani, istituito lo scorso anno. Torna, dunque, il cosiddetto Premio alla nascita. Si tratta di un contributo di 800 euro erogato dall’Inps alla futura mamma al compimento del settimo mese di gravidanza, oppure alla nascita del figlio o al momento dell’adozione o dell’affido di un minore. Il bonus può essere ottenuto in tutti questi casi, a prescindere dal reddito e non concorre alla formazione del reddito complessivo. Dopo una serie di ritardi e rinvii dovuti alla messa a punto della piattaforma per la procedura telematica necessaria a inoltrare le domande, agli inizi di maggio l’Inps ha finalmente annunciato che era possibile richiedere il bonus. Ed è stato un boom di domande: dopo le prime 36 ore erano già state inoltrate oltre 27mila richieste. Il 10 maggio erano a quota 66mila.
I REQUISITI PER IL BONUS – I requisiti e le modalità per farne richiesta sono gli stessi indicati dall’Inps nella circolare 78 del 2017. Il bonus è concesso in una sola soluzione per ogni figlio che si aspetta (o già nato), adottato o affidato. La domanda può essere presentata improrogabilmente entro un anno dal verificarsi dell’evento. Le mamme beneficiarie (non possono esserlo i papà) devono avere la residenza in Italia e la cittadinanza italiana o comunitaria. Il bonus spetta anche alle cittadine extracomunitarie, in possesso però dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria e di permesso di soggiorno Ue per lunghi periodi o della carta di soggiorno per familiari di cittadini Ue.
COME FARNE RICHIESTA – La domanda va presentata all’Inps, tramite il sito dell’Istituto di previdenza attraverso il servizio dedicato (per chi è in possesso di pin), tramite il Contact center (al numero 803 164 gratuito da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile) oppure tramite enti di patronato e intermediari attraverso i servizi telematici da loro offerti. Alla richiesta devono essere allegati anche i documenti che attestano il possesso dei requisiti per accedere al bonus. A seconda dell’evento per cui si fa domanda, si tratta del certificato rilasciato dal Servizio sanitario nazionale che indichi la data presunta del parto, l’autocertificazione del parto, il provvedimento di adozione o di affido. Nel caso la madre sia cittadina extracomunitaria, poi, andrà allegato anche il permesso di soggiorno. Una volta che l’Inps avrà verificato l’effettivo possesso dei requisiti, il bonus arriverà in un’unica soluzione tramite la modalità scelta dalla mamma al momento della domanda tra le quattro modalità possibili: bonifico domiciliato presso l’ufficio postale, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con iban.