Due bonifici diversi, estero su estero, dallo stesso importo (25mila euro ciascuno) e nello stesso mese (dicembre 2016), che secondo gli inquirenti presentano “forti criticità”: ad emettere il pagamento è Andrea Francesco Silva, ex dipendente della Mp & Silva e consulente di Milan e Juventus, specialista dei diritti tv; ad incassarlo è Malika El Hazzazi, ex moglie di Adriano Galliani, all’epoca dei fatti ancora amministratore delegato della società rossonera. “È lui l’effettivo beneficiario”: su questo la Procura di Milano non sembra avere dubbi. E le transazioni, secondo il quotidiano La Stampa che le ha svelate, rischiano di gettare nuove ombre sulla compravendita dei diritti tv del pallone italiano, argomento di grande attualità ora che la Lega si prepara alla pubblicazione del nuovo bando dopo il fallimento di quello precedente.

Le notizie riportate dal giornale torinese provengono dalla famosa inchiesta sui diritti tv del calcio dello scorso anno. L’indagine, in realtà, è stata già parzialmente stroncata dal giudice per le indagini preliminari, che ha respinto le richieste d’arresto per i principali indagati e smontato i capi d’accusa più gravi, tra cui l’associazione a delinquere. Lo stesso Galliani, che ha già smentito ogni possibile accusa tramite i suoi legali, non è mai stato indagato. Le carte, però, continuano a riservare sorprese. Come il passaggio di questi 50mila euro tra due personaggi in vista del panorama del calcio italiano.

È il contesto a rendere lo scambio di denaro quantomeno sospetto secondo gli inquirenti. Adriano Galliani, destinatario per tramite dell’ex moglie, non ha bisogno di presentazioni: ex ad del Milan per quasi 30 anni e vicepresidente della Lega calcio. Il pagamento parte da Andrea Francesco Silva: solo omonimo di Riccardo Silva, titolare della società Mp&Silva di cui è stato comunque dipendente, ma ex consulente di Milan, Juve e Lega Pro, all’epoca in odore di diventare direttore commerciale della Lega calcio. Mentre Galliani e gli altri vertici della Confindustria del pallone pensavano di affidargli la partita dei diritti tv che vale un miliardo di euro (ipotesi poi mai realizzata), la procura ha tracciato i due versamenti da 25mila euro che finiscono su un conto estero intestato all’ex moglie, di cui il manager rossonero era a conoscenza. “Senti signora, un tuo amante straniero ha fatto una roba venerdì da 25, verifica quando arriva e cosa arriva, avvisa chi di dovere… sono molto geloso”, diceva in un’intercettazione.

Dopo le ultime decisioni del gip e del Tribunale del Riesame, l’inchiesta sembra viaggiare su un binario morto. Forse anche per questo gli inquirenti non hanno mai indagato Galliani, parlando solo di “forti criticità” a proposito dei due bonifici. Lui, intanto, si difende con una nota dei suoi legali: “Andrea Silva non ha alcuna attinenza con le vicende oggetto di indagine per le quali com’è noto Adriano Galliani è totalmente estraneo. Il contenuto della conversazione dunque nulla ha a che vedere con il mondo del calcio e riguarda una vicenda personale trasparente e ampiamente documentata”. Stesso discorso per Mp&Silva, che “nega categoricamente di avere mai intrattenuto rapporti finanziari riservati con il sig. Adriano Galliani, né diretti né indiretti. Le vicende menzionate non possono avere alcuna relazione con i diritti internazionali della Serie A o con qualsiasi altra attività del gruppo”. Per Galliani, insomma, si tratta solo di accuse di “natura pre-elettorale”. E magari pure pre-asta per i diritti tv, di cui lui – da poco nominato presidente di Mediaset Premium – non ha mai smesso di occuparsi. Ha solo cambiato lato della barricata.

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