Un orologio da polso da 20mila euro, buoni benzina e denaro in contante. Tanto sono costati ad alcuni imprenditori gli appalti per le case popolari di Bari. È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza che ha arrestato il direttore generale dell’ente di edilizia pubblica Arca Puglia, Sabino Lupelli, e due imprenditori (Antonio Lecce e Massimo Manchisi). L’inchiesta coinvolge anche il costruttore ed editore barese Dante Mazzitelli raggiunto dalla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività professionale per un anno. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dalla pm Savina Toscani, hanno indagato a lungo sul presunto giro di mazzette ricevute da Lupelli in cambio di appalti per la realizzazione delle case popolari. Coinvolti nelle indagini anche l’avvocato Fabio Mesto e la cancelliera Teresa Antonicelli accusati a vario titolo di corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio e accesso abusivo al sistema informatico. Con la promessa della sostituzione immediata dell’abitazione popolare che occupava in cambio di una più confortevole, la cancelliera infatti sarebbe entrata abusivamente – utilizzando la password di accesso al profilo del pm Savina Toscani – nel registro informatico delle notizie di reato cosi da consentire l’acquisizione di informazioni riservate sulle persone indagate.
Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, Lupelli ha anche ricevuto un orologio da polso del valore di circa 20mila euro da Mazzitelli, amministratore di fatto e socio della “Orfeo Mazzitelli”, impresa aggiudicataria della gara d’appalto indetta da Arca Puglia per i lavori di costruzione di tre fabbricati per quarantadue alloggi complessivi nel comune di Bari-Carbonara. Nella circostanza, secondo l’accusa l’imprenditore barese è entrato nell’ufficio di Lupelli con due orologi al polso. Ed è stato proprio lui – poi intercettato – a rivelare a Lupelli il valore degli orologi, poi ne ha sfilato uno dal polso e lo ha regalato al dg.
Buoni elettronici del valore di 50 e 100 euro per la benzina, invece, sono stati regalati a Lupelli da Antonio Lecce, amministratore e legale rappresentante di Aedes Aurora, aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione, nel quartiere “Mungivacca”, di cento alloggi destinati a studenti dell’Università e del Politecnico di Bari. In questo caso il dirigente di Arca Puglia ha concesso il visto di legittimità al progetto di riqualificazione energetica, ancora privo della valutazione dei Vigili del Fuoco sulla conformità alla normativa di prevenzione incendi. Denaro e favori allo stesso funzionario sono arrivati anche da Manchisi, per l’appalto degli alloggi nei quartieri “Sant’Anna”, “San Girolamo” e “Madonnella” di Bari e per nuove opere e lavorazioni aggiuntive per un importo di circa 880mila euro.
Aggiornamento
Il Tribunale di Bari in data 18.12.2019 ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” l’imprenditore barese Dante Mazzitelli, imputato con l’accusa di corruzione nel processo su un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell’Arca Puglia, l’Agenzia regionale che gestisce le case popolari, costituita parte civile. Mazzitelli, dopo ha sentenza, ha commentato: “Ho perso due anni di vita ma sono stato sempre sicuro, come ho detto sin dal primo giorno, che alla fine la verità si sarebbe affermata”.
Cronaca
Bari: orologi, buoni benzina e contanti in cambio di appalti. Arrestato presidente di Arca Puglia e due imprenditori
Secondo l'accusa, il massimo esponente dell'ente che gestisce le case popolari del capoluogo pugliese ha intascato tutta una serie di benefit per favorire i corruttori nei bandi di gara pubblici. Nelle immagini girate dalle telecamere nascoste si vede il funzionario ricevere un regalo extra lusso da uno degli arrestati
Un orologio da polso da 20mila euro, buoni benzina e denaro in contante. Tanto sono costati ad alcuni imprenditori gli appalti per le case popolari di Bari. È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza che ha arrestato il direttore generale dell’ente di edilizia pubblica Arca Puglia, Sabino Lupelli, e due imprenditori (Antonio Lecce e Massimo Manchisi). L’inchiesta coinvolge anche il costruttore ed editore barese Dante Mazzitelli raggiunto dalla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività professionale per un anno. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dalla pm Savina Toscani, hanno indagato a lungo sul presunto giro di mazzette ricevute da Lupelli in cambio di appalti per la realizzazione delle case popolari. Coinvolti nelle indagini anche l’avvocato Fabio Mesto e la cancelliera Teresa Antonicelli accusati a vario titolo di corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio e accesso abusivo al sistema informatico. Con la promessa della sostituzione immediata dell’abitazione popolare che occupava in cambio di una più confortevole, la cancelliera infatti sarebbe entrata abusivamente – utilizzando la password di accesso al profilo del pm Savina Toscani – nel registro informatico delle notizie di reato cosi da consentire l’acquisizione di informazioni riservate sulle persone indagate.
Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, Lupelli ha anche ricevuto un orologio da polso del valore di circa 20mila euro da Mazzitelli, amministratore di fatto e socio della “Orfeo Mazzitelli”, impresa aggiudicataria della gara d’appalto indetta da Arca Puglia per i lavori di costruzione di tre fabbricati per quarantadue alloggi complessivi nel comune di Bari-Carbonara. Nella circostanza, secondo l’accusa l’imprenditore barese è entrato nell’ufficio di Lupelli con due orologi al polso. Ed è stato proprio lui – poi intercettato – a rivelare a Lupelli il valore degli orologi, poi ne ha sfilato uno dal polso e lo ha regalato al dg.
Buoni elettronici del valore di 50 e 100 euro per la benzina, invece, sono stati regalati a Lupelli da Antonio Lecce, amministratore e legale rappresentante di Aedes Aurora, aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione, nel quartiere “Mungivacca”, di cento alloggi destinati a studenti dell’Università e del Politecnico di Bari. In questo caso il dirigente di Arca Puglia ha concesso il visto di legittimità al progetto di riqualificazione energetica, ancora privo della valutazione dei Vigili del Fuoco sulla conformità alla normativa di prevenzione incendi. Denaro e favori allo stesso funzionario sono arrivati anche da Manchisi, per l’appalto degli alloggi nei quartieri “Sant’Anna”, “San Girolamo” e “Madonnella” di Bari e per nuove opere e lavorazioni aggiuntive per un importo di circa 880mila euro.
Aggiornamento
Il Tribunale di Bari in data 18.12.2019 ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” l’imprenditore barese Dante Mazzitelli, imputato con l’accusa di corruzione nel processo su un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell’Arca Puglia, l’Agenzia regionale che gestisce le case popolari, costituita parte civile. Mazzitelli, dopo ha sentenza, ha commentato: “Ho perso due anni di vita ma sono stato sempre sicuro, come ho detto sin dal primo giorno, che alla fine la verità si sarebbe affermata”.
MANI PULITE 25 ANNI DOPO
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Politica
Tajani: “L’Italia non userà fondi di coesione per comprare armi”. Si spacca il Pd: chi sta con Schlein
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “Per la difesa europea servono investimenti comuni in sicurezza, una sola politica estera, economia forte e società coesa, serve un vero salto di qualità verso gli Stati Uniti d’Europa. Di fronte alle minacce che si profilano bisogna sostenere le nostre capacità di difesa nel modo più credibile, senza frammentare le spese tra gli Stati e neanche dando ancora soldi all’America come vorrebbe Trump. Il punto di vista portato dalla segretaria Schlein al vertice del Pse è stato ascoltato ed è positivo l’accordo dei socialisti europei sui fondi di coesione. Il Pd indica una strada di fermezza, consapevolezza e responsabilità sociale, senza farsi distrarre da alcun richiamo”. Lo dichiara Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Partito democratico.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Decidere maggiori investimenti per rendere più sicuro e protetto il nostro continente è una scelta non più rinviabile. La difesa europea è un pilastro fondamentale della nostra autonomia strategica. Non possiamo avere tentennamenti su questo obiettivo. La discussione non è sul se, ma sul come arrivarci". Così Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri e Difesa a Palazzo Madama.
"In questi giorni i nostri a Bruxelles stanno facendo un lavoro prezioso per evitare che si utilizzino i fondi di coesione per finanziare spese militari e per incentivare, attraverso gli strumenti europei vecchi e nuovi, le collaborazioni industriali e gli acquisti comuni fra Paesi Europei, l’interoperabilità dei sistemi e i programmi sugli abilitanti strategici (spazio, cyber, difesa aerea, trasporto strategico). In questo quadro, va salutato positivamente che dopo il Next Generation si consolidi l’idea di emettere debito comune per finanziare un bene pubblico europeo come la difesa".
"Anche perché sarà per noi meno complicato continuare la nostra battaglia per estenderlo agli altri pilastri dell’autonomia strategica, a partire dalle politiche per accompagnare la transizione ecologica e digitale. Un passo importante quindi, come sottolineato dal nostro gruppo a Bruxelles, a cui certamente ne dovranno seguire altri se si vuole davvero rafforzare la nostra difesa comune”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "L’Unione Europea si trova a un bivio: o si presenta unita o rischia la marginalità politica. La guerra in Ucraina, e l’attuale voltafaccia americano, hanno reso evidente l’urgenza di una politica di difesa comune che non può essere frenata dagli interessi delle singole nazioni". Così l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran. "Una Difesa progressivamente comune perché, agendo come 27 eserciti nazionali, rischiamo l’impotenza".
"Oggi è necessario un passaggio di fase che aumenti gli investimenti volti a garantire una deterrenza da nuova aggressioni russe dopo il disimpegno americano ma anche a rendere più omogenea la difesa europea, con forniture simili, riducendo le duplicazioni di spese tra paesi e le inefficienze. L’Unione Europea deve dotarsi di una propria architettura di sicurezza, capace di garantire responsività e affermarsi come attore decisivo nello scenario internazionale".
"L’iniziativa della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al di là del nome infelice 'RearmEU', è un primo passo in questa direzione. Va tuttavia integrata e sviluppata identificando con chiarezza quali sono le linee di spesa utilizzate, in che modo questo aiuto può supportare immediatamente l’Ucraina, come si intende sostenere una crescente produzione industriale europea nell’ottica di arrivare ad una vera interoperabilità e difesa comune".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Penso che sia l’ennesimo episodio di antisemitismo che vuole legare la guerra in Medio oriente all’insulto alla memoria della Shoah. È terribile". Lo dice all'Adnkronos il segretario di Sinistra per Israele Emanuele Fiano a proposito del ritrovamento nel cantiere del museo della Shoah a Roma di escrementi, una testa di maiale e scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro Palestina sono. Sull'episodio indaga la Digos.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "La sinistra". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Filippo Sensi rilanciando un post di Pedro Sanchez in cui, a margine del Consiglio europeo straordinario, il premier spagnolo tra l'altro dice: "Oggi dobbiamo mandare un messaggio chiaro ai cittadini: l’Europa è molto più potente di quanto pensiamo. Nessuno minaccerà la nostra pace, la nostra sicurezza o la nostra prosperità".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Per i socialisti e democratici europei, il piano della UE per la difesa comune è un primo passo avanti che ne richiede molti altri. Di fronte a una crisi si risponde con il coraggio. Insieme". Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Marianna Madia.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.